Il Comune di Cortina mantiene gli impegni, ma dovrà far fronte ad ulteriori tagli
Gli uffici del Municipio stanno completando il lavoro relativo al bilancio previsionale 2016, che sarà pronto entro una settimana. Intanto, dalle informazioni ricevute dal Ministero delle Finanze, nel 2016 ci sarà un’ulteriore riduzione di 1.700.000 Euro rispetto al 2015. Il Sindaco Franceschi conferma: «Manteniamo le promesse quanto ai finanziamenti assegnati, ma in programma ci sarà una necessaria riduzione di alcuni capitoli»
CORTINA D’AMPEZZO, 13 MAGGIO 2016 — Si tratta purtroppo dell’ennesimo giro di vite che negli ultimi anni un po’ tutte le amministrazioni locali devono affrontare. Una strategia governativa che ha ovviamente lo scopo ultimo di abbassare il peso della spesa pubblica, ma che spesso produce effetti negativi sui servizi resi ai cittadini, i quali risentono in prima persona di questi tagli.
IL SINDACO — «Dalle informazioni ricevute dal Ministero delle Finanze, nel 2016 ci sarà un’ulteriore riduzione di 1.700.000 Euro rispetto alle disponibilità del 2015. Se a questo si aggiunge il blocco della tassa di soggiorno — dichiara il Sindaco di Cortina Andrea Franceschi —, si capisce bene come sia sempre più difficile far quadrare i conti. Di fatto, il Comune di Cortina d’Ampezzo non solo non riceve finanziamenti, ma è costretto a versare nelle casse statali circa 12 milioni di Euro, e rispetto agli anni in cui c’era l’ICI gli introiti si sono ridotti di circa 4 milioni di Euro all’anno. Una vera enormità. Fortunatamente nel corso degli ultimi dieci anni – oltre a ridurre l’indebitamento complessivo di quasi 15 milioni di Euro – non abbiamo aperto nessun nuovo mutuo e queste scelte ci consentono oggi di poter gestire le continue decurtazioni cui siamo sottoposti senza toccare i servizi essenziali e senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Faremo comunque il possibile per tenere fede a tutti gli impegni presi, anche se è plausibile che entro l’anno dovremo ridurre alcuni capitoli del bilancio. Certo — conclude Franceschi — dispiace che l’essere stati un Comune virtuoso che ha sempre tenuto sotto controllo la spesa per il personale e gli equilibri correnti, non si possa tradurre ora in maggiori servizi per il cittadino».