Monte Cristallo Cortina: comunicazione varianti percorribilità sentiero attrezzato
Dopo la chiusura della storica ovovia Valgranda – Forcella Staunies, rimangono due buone possibilità di percorrere in giornata e senza eccessivi dislivelli uno dei due tratti in cui il Sentiero attrezzato “Ivano Dibona” è suddiviso. Il Sentiero Dibona è notoriamente uno dei più spettacolari e ben conservati percorsi di guerra in cresta di tutte le Dolomiti ed uno dei più frequentati di Cortina e del Parco delle Dolomiti d’Ampezzo.
Per accedere a entrambi i percorsi si sale in seggiovia a Sonforcia da Rio Gere (ampio parcheggio gratuito) e si imbocca il sentiero che, aggirando a monte l’Alpe di Padeon, conduce alle Forcelle Bassa e Alta del Forame, dove va ad innestarsi nel Sentiero Dibona a circa metà sviluppo.
Continuando a salire verso destra, si percorrono le cenge del Vècio del Forame e della Cresta Bianca, (2932 metri), per scendere al Bivacco degli Alpini e alla Forcella Grande. Da qui è possibile ritornare direttamente a Sonforcia scendendo l’ampio ghiaione meridionale, oppure scendere, più lungamente, a Cimabanche, lungo la Val Pra del Vecia.
Vi è anche la possibilità di percorrere l’ultimo e spettacolare tratto sommitale del Sentiero Dibona, da Forcella Grande a Forcella Staunìes, cavalcando la cresta del Cristallino d’Ampezzo (3008 metri) con il famoso ponte sospeso e scendendo poi per il ghiaione meridionale di Staunìes a ricongiungersi a Sonforcia. Il tratto superiore del Sentiero Dibona costituisce un itinerario ad anello con base a Sonforcia e comporta un dislivello complessivo in salita inferiore ai 1000 metri; la durata dell’escursione è di 5-6 ore.
Se da Forcella Bassa si scende verso sinistra si scavalcano le creste dello Zurlon e del Col dei Stonbe, per poi scendere a serpentine nella bassa Val Padeon e ad Ospitale. Percorrendo il tratto inferiore del Sentiero Dibona il dislivello in salita si riduce a circa 500 metri; la durata dell’escursione è ugualmente stimabile attorno alle 5-6 ore.
Si possono intraprendere anche i percorsi della ferrata “Marino Bianchi” e il sentiero “Renè de Pol”.
Cortinacube
photo credit www.veramontagna.it