Due interventi nella notte del Soccorso Alpino: Casera Valbona (Ospitale e Cibiana) e Val d’Arcia (Vodo di Cadore)
Ieri sera poco prima delle 21, il Soccorso alpino di Longarone è stato allertato dal 118 per intervenire a Casera Valbona, nel comune di Ospitale di Cadore, per un ragazzo che stava poco bene. Poiché la strada forestale sconnessa non permetteva l’accesso sicuro all’ambulanza, una squadra ha raggiunto l’edificio con il fuoristrada. Una comitiva di ragazzi di prima e seconda superiore, assieme ai loro accompagnatori, era partita la mattina da Cibiana per pernottare a Casera Valbona, ma una volta arrivati un quattordicenne di Belluno si era sentito male e un accompagnatore, medico, aveva allertato il Suem. Il ragazzo è stato quindi accompagnato direttamente al pronto soccorso del San Martino per gli accertamenti del caso. I soccorritori hanno poi riportato il suo accompagnatore, sceso con loro all’ospedale, in casera.
Alle 22.30 circa è invece partito l’allarme per un escursionista esausto in discesa dalla Val d’Arcia, nel comune di Vodo di Cadore. L’uomo, di nazionalità tedesca, che era con un amico, era steso a terra all’altezza del canale scavato dal recente dissesto sul Pelmo lungo il sentiero numero 480 a mezz’ora di distanza dal Rifugio Venezia, da dove i gestori gli avevano portato coperte e un dottore presente sul posto era accorso in suo aiuto. Una volta da lui, cinque soccorritori lo hanno caricato in barella, trasportato a spalla fino al Rifugio e poi alla jeep, ferma sullo sterrato prima della frana. L’escursionista è poi stato accompagnato sulla strada e affidato all’ambulanza diretta all’ospedale di Pieve di Cadore. Le operazioni si sono concluse alle 2.30.