ULSS 1 Dolomiti adotta dei provvedimenti per fornire assistenza pediatrica nelle zone di Longarone, Val di Zoldo e Pieve di Cadore.
Con deliberazione odierna la Direzione dell’ULSS ha adottato un provvedimento a sostegno dell’assistenza pediatrica nelle zone di Longarone, Val di Zoldo e Pieve di Cadore.
Per quanto attiene ai territori di Longarone e Val di Zoldo si è stabilito di proseguire, a condizioni invariate, l’apertura degli ambulatori pediatrici , rispettivamente per 6 e 3 ore settimanali con accessi a rotazione da parte dei pediatri Risdonne, Talamini e Signorini fino al 31 agosto p.v.,fatto salvo l’inserimento di un pediatra titolare o con incarico provvisorio.
Tale misura era stata inizialmente adottata già a partire dalla fine dell’anno 2015 in considerazione della pubblicazione della zona carente di pediatria nel suddetto territorio e dell’assenza di medici disponibili ad assumere incarico provvisorio, situazione a tutt’oggi invariata.
Per quanto riguarda il centro Cadore, l’Azienda, per fornire assistenza specialistica pediatrica alla popolazione del territorio, a seguito della recente scomparsa del dr. Rebeschini, ha stabilito di avviare già dal giorno 18 aprile un ambulatorio pediatrico territoriale presso l’Ospedale di Pieve di Cadore, a cui accederanno a rotazione le pediatre Mongillo e Ghirado, già operanti negli ambiti territoriali confinanti.
L’ambulatorio sarà aperto per 6 ore settimanali presso il poliambulatorio dell’Ospedale di Pieve di Cadore, nelle giornate di martedì dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e di giovedì dalle ore 15,00 alle ore 18,00.
Anche in questo caso si auspica che la situazione possa trovare soluzione a seguito della selezione per la ricerca di un pediatra disponibile a ricoprire un incarico provvisorio o dell’esito delle procedure per la copertura della zona carente per l’inserimento di un pediatra titolare.
“Il provvedimento odierno fa seguito ad una serie di iniziative che l’ULSS 1 Dolomiti ha intrapreso per assicurare l’assistenza pediatrica a tutti i bambini residenti nel territorio aziendale, un segnale di attenzione per evitare al massimo i disagi verso le famiglie che vivono nelle zone montane” – afferma il Direttore Generale dott. Adriano Rasi Caldogno.