Soccorso Alpino e Speleologico Veneto:NUMEROSI INTERVENTI IN MONTAGNA NELLA GIORNATA DI VENERDI’ 16 AGOSTO
Belluno, 16 – 08 – 19
Sono numerose le emergenze per Suem e Soccorso alpino che, a partire da questa mattina, si sono succedute senza interruzione sulle montagne bellunesi. Come sempre, invitiamo alla massima prudenza le tante persone che in questi giorni le stanno frequentando.
Attorno alle 10 una squadra del Soccorso alpino di Feltre è intervenuta nei pressi di Malga Campon, nel comune di Fonzaso, per un turista bolognese di 78 anni, che salendo in passeggiata si era storto una caviglia. Applicato un tutore al piede, l’uomo è stato caricato in fuoristrada e accompagnato direttamente in pronto soccorso. Il Soccorso alpino della Val Comelico è stato inviato nei boschi sopra l’abitato di Danta. Scesa una ventina di metri sotto una strada silvopastorale che stava percorrendo assieme al marito, P.G., 73 anni, di Belluno, aveva messo male il piede, riportando la probabile frattura di una caviglia. Raggiunta da due soccorritori assieme al personale sanitario dell’ambulanza, alla donna è stata innanzitutto stabilizzata la gamba. Caricata sulla spinale, l’infortunata è stata poi portata fino alla strada, spostata sulla barella e affidata all’ambulanza diretta all’ospedale di Pieve di Cadore. Trauma alla caviglia anche non distante dal Rifugio Padon, dove è intervenuto il Soccorso alpino della Val Pettorina. L’escursionista che si era fatta male, T.M., 54 anni, di Rivalta di Torino (TO), è stata raggiunta da una squadra e trasportata fino al rendez vous con l’ambulanza a Passo Fedaia.
Verso le 13.20, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato in Moiazza per un incidente sul penultimo tiro dello Spigolo Sorarù. Dopo aver imbarcato il gestore del Rifugio Carestiato, componente del Soccorso alpino di Agordo, l’eliambulanza ha individuato il punto dell’incidente e ha sbarcato in parete, con il verricello, medico, tecnico di elisoccorso e soccorritore. Primo di una cordata di quattro, P.B., cinquantenne francese era volato, uno dei chiodi di sicurezza era uscito dalla roccia e l’alpinista era caduto per una quindicina di metri sbattendo e riportando un probabile politrauma. Prestate le prime cure, l’infortunato è stato imbarellato in parete e issato a bordo sempre con il verricello. Recuperati anche i tre compagni poi lasciati assieme al soccorritore sulla piazzola del Rifugio. Il rocciatore è stato trasportato a Belluno