CARTOLINE DOLOMITICHE: LA PROVINCIA DI BELLUNO CERCA FOTOGRAFIE PER LA PROMOZIONE TURISTICA
Uno scatto per cogliere i luoghi e il loro vissuto; per trasmettere emozioni e descrivere la magia delle Dolomiti. È l’ultima iniziativa lanciata dalla Provincia di Belluno e dalla Dmo Dolomiti all’interno del piano marketing di promozione territoriale: una ricerca di fotografie che siano in grado di raccontare con un tocco narrativo nuovo ed emozionale quello che il territorio bellunese può offrire ai visitatori.
È il caso dell’ormai famosissimo scatto che mette insieme la laguna di Venezia, il campanile di San Marco e, dietro, le vette rosa Patrimonio UNESCO. Una cartolina perfetta (in allegato) che la Provincia ha acquistato da Nicolò Miana, fotografo veneziano con origini agordine, per farne il testimonial del marchio “Dolomiti – The mountains of Venice”.
Adesso, però, la ricerca continua. Proprio per questo è stata avviata una campagna di selezione, finalizzata all’acquisto di altri scatti che colgano nuove prospettive sulle Dolomiti bellunesi, che ne raccontino i profili e i fianchi millenari, la grazia della fauna che le popola e le tradizioni delle genti che ci abitano, la varietà dei colori di fiori e piante, e la cristallinità delle acque che continuano a cesellarne la roccia. Foto che raccontino l’uomo e la natura, la pace dei luoghi, ma anche l’entusiasmo della scoperta, della conquista. I tempi lenti e le grandi passioni. Insomma, la natura complessa e preziosissima degli infiniti equilibri che rendono uniche le Dolomiti.
La candidatura è aperta esclusivamente a fotografi professionisti italiani e stranieri, in possesso di partita iva e dei requisiti per contrarre con la Pubblica Amministrazione. Per informazioni e candidature è sufficiente scrivere all’indirizzo mail m.zucco@provincia.belluno.it (non ci sono scadenze).
L’acquisto delle immagini (attuali e future) è reso possibile grazie al progetto “Vivere le Dolomiti – Attuazione piano di marketing territoriale” finanziato dal Fondo Comuni di Confine.
photo credit Nicolò Miana, archivio Provincia di Belluno