Malori, cadute e traumi: l’elicottero recupera numerosi escursionisti
Alle 13.20 di ieri, giovedì 20 agosto, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sul sentiero numero 215, a una ventina di minuti di distanza dal Rifugio Vandelli, per il possibile trauma alla caviglia di una escursionista. Recuperata con un verricello di 15 metri, L.M., 46 anni, di Formigne (MO), è stata portata all’ospedale Cortina.
Alle 13.40 circa è stato poi dirottato a Pescul di Selva di Cadore per un malore nelle vicinanze del Rifugio Salander, struttura chiusa. Atterrato nelle vicinanze, dall’eliambulanza sono sbarcati tecnico di elisoccorso ed equipe medica che hanno prestato le prime cure all’uomo, E.N., 76 anni, di Vicenza, poi trasportato all’ospedale di Belluno.
Alle 14.15 l’elicottero è volato sul sentiero numero 556 sotto il Coldai per un probabile trauma alla caviglia e ha recuperato con un verricello di 30 metri una turista padovana, M.G.B., 41 anni, poi accompagnata ad Agordo.
Alle 14.20 circa l’eliambulanza è intervenuta a Livinallongo del Col di Lana, sul Bec de Roces, dove un bambino aveva riportato una sospetta frattura al braccio. Il bimbo, 10 anni di Pistoia, è stato subito medicato dal personale sanitario atterrato poco distante e poi portato al San Martino.
Alle 15.40 l’elicottero ha poi effettuato una ricognizione sul Civetta, lungo la Ferrata Alleghesi, per cercare un varco tra le nubi e provvedere al recupero di un escursionista affaticato nella parte terminale dell’itinerario attrezzato, a circa 3.100 metri di quota. Intervento portato a termine con l’imbarco avvenuto con un verricello corto. L’uomo, un trentasettenne polacco, è stato lasciato al Rifugio Coldai.