MONDIALI DI CORTINA & ECONOMIA: UN SONDAGGIO DIMOSTRA LA SPINTA POSITIVA PER LE AZIENDE ITALIANE
Si è svolta stamattina la conferenza stampa di presentazione del sondaggio commissionato dal SOSE spa (azienda che fa capo al Ministero dell’Economia), realizzato da Format Research. L’indagine è stata voluta dal Commissario governativo alle opere Valerio Toniolo e coordinato dal professor Francesco Decarolis dell’Università Bocconi. La ricerca aveva lo scopo di valutare l’impatto in termini economici e di immagine dei Campionati del mondo di sci alpino 2021 (7-21 febbraio).
Titolo dell’incontro: Ma come fanno bene i Mondiali all’economia e all’immagine Italia! E in effetti i dati hanno confermato l’importanza del grande evento internazionale per far muovere l’economia, soprattutto in tempi Covid.
«Se la pandemia ha piegato l’economia, i Mondiali hanno dato ossigeno alle imprese, a Cortina, al Veneto e al made in Italy. In media, l’impatto delle aziende interpellate sul fatturato/ricavi è stato del 5,9% nel 2020, con un valore molto simile a quello del biennio precedente. Il 78,7 delle imprese intervistate ritiene che sia stata una scelta giusta quella del Governo di investire sul territorio e il 62,7 delle aziende considera gli investimenti fatti un’eredità importante per la zona», spiega Valerio Toniolo, Commissario alle opere del progetto Cortina 2021.
Quasi il 68% – sette imprese su dieci- è d’accordo con l’idea che la realizzazione delle opere previste per Cortina 2021 sia una buona opportunità per l’occupazione e quasi il 70% degli imprenditori concorda sull’idea che gli investimenti effettuati per Cortina 2021 abbiano contribuito a rilanciare il territorio. Ne è contento il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina: «Siamo ormai agli sgoccioli di un Mondiale di cui siamo orgogliosi. Possiamo ormai parlare di modello Cortina; vogliamo lasciare alle future generazioni una località moderna e competitiva».
Per realizzare il sondaggio sono state intervistate 2.054 imprese. Di queste, a seconda degli anni di riferimento una fetta compresa tra il 10.5 e il 17.5 percento è stata direttamente o indirettamente coinvolta nell’ambito dell’attività economica messa in moto dagli investimenti per Cortina 2021. E per queste aziende si è cercato di approfondire nel dettaglio gli impatti sia occupazionali che su fatturato e investimenti, un lavoro di analisi importante un lavoro di analisi importante.
Interessante è anche il dato che riguarda il mercato del lavoro: se non ci fossero stati i Campionati del mondo di sci, il 63,5 % delle imprese che hanno risposto alla domanda specifica, avrebbe assunto meno o non avrebbe assunto affatto. Per questo Lorraine Berton, Presidente di Confindustria Belluno e a capo del tavolo Grandi eventi della Confindustria nazionale, ha detto: «Questi dati non ci sorprendono ma anzi ci lusingano; abbiamo un’occasione storica davanti che è quella dei grandi eventi che possono rilanciare la montagna, troppo spesso dimenticata. Voglio fare i complimenti a quanti hanno lavorato a questo straordinario evento che resterà alla storia».
Non solo: i Mondiali di Cortina, pensati fin da subito nel solco della sostenibilità ambientale e sociale, sono stati percepiti come tali: fatto 100 gli investimenti ambientali, realizzati dalle imprese coinvolte il 15,1 % è stato realizzato proprio per i Mondiali: 72,6 il risparmio energetico, 38,1 la gestione differenziata dei rifiuti, 16.9 l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Alessandro Benetton, presidente di Fondazione Cortina 2021 e da molti anni sensibile e impegnato sul fronte della sostenibilità, ha commentato: «Questo Mondiale dimostra che si possono fare le cose con standard altissimi di sostenibilità, sicurezza e legalità – tutti ci hanno accompagnato in questa grande avventura: il territorio, la politica, il mondo dello sport».
Senza Cortina 2021 il fatturato delle imprese coinvolte nei Mondiali sarebbe stato insomma molto diverso. Il sondaggio parla chiaro: il 77,2 % registrerebbero una riduzione di fatturato; nel Bellunese il dato sfiorerebbe il 70%. Roberto Padrin, Presidente della Provincia di Belluno, ha commentato: «C’è’ stato un grande lavoro di squadra, un percorso iniziato 5 anni fa con grande determinazione guardando oltre le appartenenze politiche.».
Ma Cortina 2021 è anche la “prova generale” delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026: fra i due appuntamenti internazionali c’è un ideale passaggio di testimone, e lo sci sarà di nuovo protagonista. Flavio Roda, presidente della FISI, ha le idee molto chiare: «La parte sportiva è stata ammirevole, ringrazio quanti nelle condizioni meteo avverse dell’inizio hanno fatto il possibile per far partire questo mondiale. Bisogna avere molta attenzione al contorno, il successo di un grande evento dipende dalle infrastrutture di accesso».
I risultati del sondaggio hanno dimostrato ancora una volta quanto lo sport sia un volano straordinario, capace di muovere persone, passioni, progetti e milioni di euro. Carlo Mornati, Segretario generale del Coni, ha sottolineato: «Non avremmo avuto le Olimpiadi senza i Mondiali di Cortina. Gli italiani hanno dimostrato di essere i numeri 1 nell’organizzazione di un evento in piena pandemia. Dal punto di vista sportivo 10 e lode ma non c’è da sedersi sugli allori. Il pragmatismo del Veneto e degli italiani ci aiuterà.»
Impossibilitato a partecipare alla conferenza stampa odierna, Federico d’Incà, Ministro per i rapporti con il Parlamento, bellunese di nascita, ha seguito con particolare attenzione la genesi, la messa a punto, e la realizzazione di questi Mondiali. Commenta: «Questo appuntamento è l’unico evento sportivo che si sta celebrando a livello internazionale nel periodo del Covid: si sta svolgendo in piena sicurezza, per effetto di un intenso lavoro tra Istituzioni e organizzazione. I Mondiali rivestono un’importanza straordinaria per il nostro territorio, offrendo una grande visibilità al bellunese: lo sport è un volano importantissimo grazie ai valori che porta con sé e ha la capacità di sapere raccontare le peculiarità del territorio. Ci troviamo, quindi, di fronte a una grande opportunità per la Montagna e per le prospettive socio economiche che avranno un ulteriore crescita anche grazie alle Olimpiadi del 2026. Dobbiamo essere orgogliosi del lavoro svolto».
Anche Luciano Patanè, Presidente di Confturismo e Confcommercio, commenta “da lontano”, impegnato su altri fronti: «Prima del Covid, l’organizzazione di grandi eventi generava ricadute economiche sul territorio di svolgimento: oltre due euro e mezzo per ogni euro speso. Oggi i Mondiali si svolgono senza pubblico, questo valore – non solo per Cortina ma per l’intero Paese – diventa ancora più consistente. Si proietta nel mondo l’immagine di un’Italia organizzata, resiliente e accogliente: tappa fondamentale anche per il turismo sul percorso di una ripresa che oggi appare lontana ma traguardabile, che cominciamo a costruire da ora».
L’Assessore regionale al turismo Federico Caner, ha aggiunto: “In una stagione molto difficile per la montagna del Veneto e mentre arrivano le prime stime ufficiali delle perdite dovute al lockdown bianco, i Mondiali di sci di Cortina 2021 rappresentano una luce in fondo al tunnel. Dare vita nel rispetto di tutte le misure di sicurezza a un evento seguito da milioni di spettatori in tutto il mondo, che ha visto la partecipazione di 600 atleti provenienti da 70 nazioni diverse e di 6mila persone che ruotano intorno all’evento, nel bel mezzo di una pandemia mondiale, non era di certo un’impresa facile. Cortina2021 è stato prima di tutto una ‘best-practice’, un modello che prova a far convivere le esigenze di contenimento del virus con il tentativo di ripresa economica. Ora l’obiettivo è la diffusione massima del piano vaccinale per un rapido ritorno agli eventi in presenza”.
Credito foto PentaPhoto