RISTRUTTURAZIONE PISTA EUGENIO MONTI: IL BOB CLUB CORTINA FA CHIAREZZA.

RISTRUTTURAZIONE PISTA EUGENIO MONTI: IL BOB CLUB CORTINA FA CHIAREZZA.

In una lunga nota il Bob Club Cortina, presieduto da Gianfranco Rezzadore, fa chiarezza sui progetti inerenti la pista di Bob di Ronco, in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi Milano Cortina 2026.

La nota integrale:

Il Bob Club Cortina, stanco di assistere passivamente alla campagna denigratoria e di disinformazione che taluni enti o associazioni hanno messo in atto contro la ristrutturazione della pista “Eugenio Monti”, vuole fornire alcune informazioni affinché cittadini ed appassionati possano capire in cosa consiste realmente il progetto di ripristino dell’ impianto. Le proposte fino a qui valutate e ritenute applicabili, consistono nella profonda ristrutturazione della struttura attuale ma seguendo quanto più possibile il tracciato originale; alcune modifiche saranno necessarie per adeguare la pista alle attuali normative e regolamenti e, non meno importante, per adeguarla allo slittino, allo skeleton e al parabob. La zona della pista non verrà “disboscata” come taluni vogliono far credere, anche perché l’ombra degli alberi contribuisce a mantenere il ghiaccio. Piuttosto sarà necessario il taglio di alcune piante per motivi di sicurezza o per la realizzazione di alcune modifiche od opere accessorie. La zona dei campi da tennis non verrà eliminata, anzi verrà riqualificata con campi più ampi e moderni, ed una migliore integrazione con la palestra di roccia. Il parco giochi previsto non sarà una sorta di “Gardaland delle Dolomiti”, ma l’integrazione di attività a quella esistente con una migliore fruibilità, attrattività e sostenibilità.

In merito ai costi di costruzione va precisato che il Cio ed il Coni non hanno mai finanziato la costruzione delle strutture Olimpiche, che è di competenza degli enti territoriali mentre nell’ambito della sostenibilità economica dell’impianto post evento Olimpico come richiesto dal CIO, è stato previsto e stanziato un fondo per la gestione dell’impianto. Nel caso della pista Eugenio Monti di Cortina ammonta ad otto milioni di euro, atti ad appianare il deficit annuale per circa quindici/venti anni; non è vero che i costi di gestione di una pista di bob debbano oltrepassare il milione di euro come quella di Cesana, infatti gli studi fino qui condotti e l’esperienza di altre piste assestano il disavanzo intorno ai quattrocento mila euro circa l’anno per circa quattro mesi di apertura. Con circa venti anni di gestione garantita, si suppone che ci siano le basi per arrivare alla quasi completa sostenibilità dell’impianto. Va inoltre considerato che potendo scendere anche con lo slittino, lo skeleton e il monobob, si apre la possibilità di coinvolgere la fascia giovane dei ragazzi, al pari di quanto avviene in altre piste, dove vengono portate intere scolaresche a provare questi sport, e, sempre per la futura sostenibilità, una miriade di altre attività tra le quali l’affitto della pista a squadre straniere, gare internazionali (ivi compresi i campionati del Mondo che già avevamo ottenuto per il 2011) o campionati di altre Nazioni che non dispongono di piste da Bob (per es. Inghilterra). Facciamo presente che il Bob Club Cortina ha grosse difficoltà a prenotare discese nelle varie piste a causa della elevata richiesta, e che queste vanno prenotate con circa otto mesi di anticipo altrimenti non si trova disponibilità.

Un altro capitolo riguarda la visibilità mediatica ed il ritorno di immagine, che viene studiato e quantificato da ditte specializzate: al momento della chiusura nel 2007 la sola esposizione televisiva durante la coppa del Mondo era valutata quasi quattrocento mila euro dalla società specializzata che si occupava di questi calcoli per conto degli sponsor dell’evento; questi sono dati certi che danno un’idea del valore di queste manifestazioni sportive. A questo va aggiunto tutto l’indotto in termini di posti di lavoro, presenze alberghiere (non solo durante le gare ma anche delle squadre che verranno ad allenarsi) e di tutto quello che comporta una manifestazione di livello internazionale. Ricordiamo inoltre che solo poche prestigiose località invernali possono fregiarsi di avere una pista di bob (St. Moritz, Koenigsee, Lake Placid) e che queste vengono attrezzate per far scendere anche i turisti (taxi bob o skeleton a St.Moritz), fornendo una attrazione esclusiva che nessun altra località limitrofa può offrire; questo, unito al parco giochi ed alla integrazione con le strutture sportive esistenti (Tennis e Palestra di Roccia) offrirà un “Polo sportivo” unico nel suo genere, accrescendo l’offerta turistica di Cortina. Alcuni esempi di attività turistiche legate a questo tipo di impianto sono: il già citato taxi bob che può essere praticato anche in versione estiva, peraltro inventata a Cortina negli anni ‘90, discese con mezzi gonfiabili, discese con slittini tradizionali o altre attrezzature al pari di quanto avviene in altri posti.

Da qualche anno inoltre, su una idea iniziata molti anni fa proprio a Cortina, è stato sviluppato ed ha preso piede in modo importante il monobob (diventato nel frattempo disciplina olimpica femminile alle prossime olimpiadi di Pechino), che oltre ad agevolare lo svolgimento del corso piloti, potrà essere praticato da privati che vogliono provare questa disciplina a livello ludico non professionistico, con vere e proprie sfide tra sodalizi, aziende o altre realtà anche di altre piste nel mondo. Ricordiamo che qualcosa di simile avviene oggi con monobob e skeleton a St. Moritz, dove veri e propri club di privati si sfidano in gare molto divertenti e combattute con importante ritorno economico per la pista. Il Bob Club Cortina, che in questi anni ha stoicamente continuato la sua attività di formazione e sostegno degli atleti sostenendo elevati costi di trasferta è entusiasta di poter avere di nuovo una pista in casa dove poter lavorare nuovamente per riportare il bob italiano ai livelli che storicamente ci appartengono; ovviamente ci vorranno alcuni anni per coprire quel vuoto lasciato da oltre dieci anni di chiusura, e riportare il numero e la qualità degli atleti ai passati livelli. A tal proposito è vero che come sbandierato dai detrattori del progetto, attualmente ci sono pochi atleti in Italia, ma se dovessimo basare la costruzione degli impianti sul numero di praticanti avremmo solo campi da calcio. Inoltre nelle intenzioni del Coni vi è la creazione di un centro federale per queste attività proprio a Cortina, che integrato al già esistente pistino di spinta porterà gli atleti Nazionali ad allenarsi proprio nei nostri impianti, oltre a tutte le attività collaterali quali meeting, corsi di formazione per tecnici, giudici e personale qualificato.

Un’ ultima ma importante nota: dal 2026 dovrebbe entrare a far parte delle discipline olimpiche il “parabob”, settore al quale in questi anni il Bob Club Cortina, sodalizio di riferimento per questa specialità in collaborazione con Federazione Italiana sport invernali paralimpici, si è dedicato alacremente, dando la possibilità ad atleti (anche locali) con disabilità, di emergere a livello internazionale e di praticare una disciplina emozionante, molto tecnica ed assolutamente compatibile con la condizione fisica dei paratleti.

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