CORTINATEATRO: STASERA VA IN SCENA IL BARBIERE DI SIVIGLIA
CortinAteatro, la stagione concertistica e teatrale ampezzana coorganizzata dal Comune di Cortina d’Ampezzo e dall’associazione Musincantus, giunge ad uno degli appuntamenti più attesi dell’estate, quello con la grande lirica: giovedì 12 agosto alle 20.45 all’Alexander Girardi Hall di Cortina d’Ampezzo andrà in scena Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, una coproduzione originale Musincantus, Fondazione Cassamarca e Orchestra Regionale Filarmonia Veneta.
Precederanno la recita l’appuntamento delle 12.00 all’Alexander Girardi Hall, in collaborazione con Una Montagna di Libri, con Alberto Mattioli, uno dei più importanti critici musicali della scena nazionale, che presenterà il suo ultimo libro Pazzo per l’opera. Istruzioni per l’abuso del melodramma (Garzanti, 2020), e la conferenza introduttiva e guida all’ascolto delle 20.00 (sempre in teatro) con Edoardo Bottacin, direttore artistico di CortinAteatro. Per il pubblico più giovane è prevista un’anteprima martedì 10 agosto alle 19.00 all’Alexander Girardi Hall (per prenotarsi scrivere a info@musincantus.it).
Come è ormai modalità consolidata per CortinAteatro, il cast sarà composto da stelle internazionali della lirica e da astri nascenti veneti: così, accanto al mezzosoprano rodigino Paola Gardina e al tenore argentino Francisco Brito, brilleranno anche la voce di Biagio Pizzuti, baritono salernitano in forte ascesa, e la bacchetta di Jacopo Cacco, maestro concertatore e direttore dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta risultato miglior selezionato al master di direzione d’orchestra promosso da Fondazione Cassamarca e tenuto da Giancarlo Andretta. Anche il regista Tommaso Franchin, già assistente di Francesco Micheli, è al proprio debutto.
“Il nuovo allestimento – spiega Edoardo Bottacin, direttore artistico di CortinAteatro e presidente di Musincantus – è stato prodotto da CortinAteatro coinvolgendo l’Istituto statale d’Arte Val Boite di Cortina e la compagnia teatrale della Filodrammatica di Cortina, una scelta che sottolinea il dialogo continuo con il territorio. Gli studenti dell’Istituto d’arte, in particolare, si sono occupati di progettare e realizzare gli elementi per l’allestimento delle vetrine del corso principale della città. Fondamentale, inoltre, per realizzare questa serata è stato il sostegno della Fondazione Silla Ghedina”.
La trama. Tra le opere più eseguite nei teatri di tutto il mondo e messa in scena per la prima volta il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina a Roma, Il Barbiere di Siviglia è un’opera buffa in due atti di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini, tratta dalla commedia omonima di Beaumarchais.
A Siviglia il Conte d’Almaviva si invaghisce della bella Rosina, la quale però vive segregata in casa del suo tutore, Don Bartolo, gelosissimo di lei e intenzionato a sposarla, ma più per motivi economici che per vero affetto. Il Conte, nonostante la stretta sorveglianza di Don Bartolo, riesce a comunicare il suo amore a Rosina, però, poiché vuole che lei lo ami per ciò che è e non per il suo titolo, si presenta come Lindoro, un semplice studente. Rosina corrisponde il Conte, ma non sa come eludere la sorveglianza di Don Bartolo. Fortunatamente in aiuto ai due innamorati interviene Figaro, un astuto e simpatico barbiere, che fa da ‘messaggero’; grazie ai consigli di Figaro il conte riesce ad entrare in casa di Don Bartolo celandosi sotto la falsa identità prima di un soldato in cerca di ospitalità e poi di un insegnante di musica.
Don Bartolo è molto sospettoso, e anche lui ha un aiutante, Don Basilio, che gli suggerisce di inventare una calunnia per screditare il Conte agli occhi di Rosina.
Il Conte e Rosina riusciranno con la loro scaltrezza ad organizzarsi per la fuga, anche grazie alla complicità di Figaro, che li aiuta distraendo Don Bartolo con la scusa di fargli la barba. Don Bartolo e Don Basilio tentano di screditare il Conte agli occhi di Rosina dicendole che lui le ha mentito e la ragazza, pentita di essersi fidata, arriva quasi al punto di mandare a monte la fuga e sposarsi con don Bartolo per il dispetto. Infine il Conte chiarisce tutto, le rivela la sua vera identità e il motivo per cui si è presentato come Lindoro, Rosina capisce e accetta di sposarlo, mentre Don Bartolo deve arrendersi.
Gli interpreti. Il Conte d’Almaviva sarà interpretato da Francisco Brito, giovane tenore argentino che nel 2004 si è trasferito in Italia per approfondire il repertorio rossiniano e può definirsi uno “specialista” del grande operista pesarese. Accanto a lui ci sarà Paola Gardina, nel ruolo di Rosina: originaria della provincia di Rovigo, si è affermata a livello nazionale e internazionale approdando ai palcoscenici del Teatro alla Scala, l’Opera di Parigi, il Teatro degli Champs-Elysées a Parigi, il Bayerische Staatsoper di Monaco, il Teatro Real di Madrid. La scorsa primavera Gardina ha vestito i panni di Dorabella in Così fan tutte, dramma giocoso di Mozart che ha portato il maestro Riccardo Muti a Torino per dirigere la sua prima opera lirica sul palco del Regio. Don Bartolo sarà interpretato dal salernitano Biagio Pizzuti, che si sta rapidamente affermando come una delle voci italiane di baritono più importanti e richieste: Rossini è un autore che affronta spesso e nel 2020 ha debuttato alla Deutsche Oper di Berlino proprio con il Bartolo del Barbiere. Il baritono Bruno Taddia, originario di Pavia, sarà Figaro: allievo di Paolo Montarsolo, dopo aver frequentato i corsi dell’Accademia Rossiniana di Pesaro con Alberto Zedda, ha debuttato al Rossini Opera Festival nel ruolo di Don Alvaro in Viaggio a Reims, tornandovi poi per Il Turco in Italia. È un artista di raffinate doti vocali e sceniche, invitato dai più prestigiosi teatri ed istituzioni musicali in Italia e all’estero. Completano il cast Roberto Rinaldo nei panni del maestro di musica Basilio, Alessandro Sessolo in quello di Fiorello, Federica Gasparella in quello di Berta e Giacomo Contro in quello dell’ufficiale.
L’orchestra e il coro. La compagine musicale che affiancherà gli interpreti dell’opera sarà l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, nata nel 1980 come orchestra stabile del Teatro Comunale di Treviso e costituitasi in seguito come organismo autonomo, proseguendo l’attività lirica e musicale nei principali teatri e festival italiani e in prestigiose istituzioni internazionali; dal 2014 accompagna il trio Il Volo nei concerti nel Nord Italia. A Cortina d’Ampezzo giovedì 12 agosto sarà diretta da Jacopo Cacco, giovane direttore d’orchestra diplomatosi con il Maestro Giancarlo Andretta al Conservatorio di Vicenza che collabora con i teatri di Treviso, Padova, Bassano, Rovigo, Ferrara, e il Teatro La Fenice di Venezia nell’ambito delle relative stagioni liriche.
Sul palco ci sarà anche il Coro La Stele, giovane espressione della coralità maschile nel panorama veronese e italiano dal 1996, diretto da Matteo Valbusa.
Per accedere agli spettacoli è richiesta l’esibizione del Green pass.
I biglietti sono in vendita su Vivaticket.com, all’Infopoint e alla Cooperativa di Cortina.
In foto Jacopo Cacco.