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Proseguono senza sosta le ricerche di Federico Lugato, il trentanovenne originario di Mestre (VE), scomparso da una settimana sulle montagne zoldane.
Al campo base a Pralongo ieri mattina a partire dalle 7.30 si sono riunite una sessantina di persone appartenenti agli enti istituzionali e alle associazioni di Protezione civile accreditate in regione, più una trentina di privati arrivati in risposta agli appelli.
Il gestore di telefonia mobile ha fornito la radiocopertura reale delle celle, che collima con quella ipotizzata dal Soccorso alpino, e dà un riscontro oggettivo delle zone dove l’uomo potrebbe trovarsi, facendo la correlazione tra i tabulati telefonici forniti dagli organi competenti e la copertura delle celle.
Confermata quindi l’area del percorso ad anello che Federico aveva detto di voler seguire e l’area della Val Prampera in rientro verso Forno di Zoldo, su cui oggi si concentreranno le squadre.
Ieri sono state perlustrate zone già visionate per non escludere porzioni e un’area sotto il Rifugio Angelini.
Nei giorni scorsi sono state verificate le segnalazioni arrivate, relative soprattutto al primo giorno, senza alcun riscontro. Sono state già disegnate le aree da affidare alle squadre domani, in più sarà perlustrato il territorio sopra Casera Moschesin.
Presenti alle operazioni di ricerca il Soccorso alpino di Val di Zoldo, Alleghe è Val Biois, Sagf, Vigili del fuoco, Polizia di Stato, Protezione civile, con unità cinofile e droni.