GRANDE SUCCESSO PER SCOOP!
Scoop!, la grande festa delle cooperative bellunesi e trevigiane promossa e realizzata da Confcooperative Belluno e Treviso, sabato 23 luglio per il quarto anno è tornata a Cortina d’Ampezzo, in piazza Dibona, confermandosi uno degli appuntamenti più attesi dell’estate ampezzana: non si tratta tuttavia solo di spettacolo e divertimento, ma anche di un’importante occasione per analizzare presente e futuro della cooperazione bellunese e trevigiana, come suggerisce anche il titolo di questa edizione “Saperi e sapori sostenibili”.
Quest’anno, in particolare, si sono voluti accendere i riflettori su un comparto determinante per l’economia del Veneto, quello vitivinicolo, e con Denis Pantini, responsabile Agroalimentare & Wine Monitor di Nomisma, sono stati definiti i contorni del fenomeno, nel presente e in prospettiva.
“La cooperazione per Cortina d’Ampezzo – sottolinea Roberta Alverà, vicesindaco del Comune di Cortina d’Ampezzo – è un valore importante, che è parte integrante del nostro territorio da oltre un secolo. Scoop! significa toccare con mano, per giornata intera, prodotti e modalità della cooperazione e ci insegna che in questi tempi difficili la vera risorsa è fare squadra”.
Nonostante il conflitto tra Russia e Ucraina abbia determinato un generale aumento dei prezzi, che si traduce in un +3,2% per il vino in Italia (con una conseguente contrazione delle vendite che oscilla, in base alla tipologia di vino tra il 5,5% e l’8,1%), l’export di vini italiani continua a mantenersi elevato, soprattutto verso Regno Unito e Canada.
Il Prosecco Dop, nello specifico, prosegue un trend di crescita costante delle esportazioni, rappresentando nei primi quattro mesi del 2022 il 74% dell’export di vini spumanti e il 20% dell’export del totale dei vini imbottigliati. Le categorie di vini in cui le cooperative realizzano la quota maggiore di fatturato sono vini Dop/Igp (56%), da tavola (5%) e sia Dop/Igp che da tavola (39%).
Per il Veneto Nomisma ha stilato la classifica top 15 delle imprese vinicole con maggior fatturato ed emerge che il fatturato consolidato delle cooperative trevigiane è pari a 1,5 miliardi di euro e rappresenta il 13% del fatturato del settore vino italiano.
Nel caso specifico del Prosecco, per il 53% viene prodotto da aziende cooperative e i numeri di questo settore sono imponenti: gli ettari iscritti all’Albo del Prosecco Doc sono 28.100, 12.312 le aziende (con una media di 2,13 ettari di superficie), 1,189 le aziende vinificatrici, 360 le case spumantistiche, 4,8 milioni gli ettolitri prodotti e 627,5 milioni le bottiglie. “Il settore vitivinicolo – spiega Valerio Cescon, presidente di Confcooperative Belluno e Treviso – è particolarmente importante in provincia di Treviso, dove si contano 40 mila ettari di vigneto, e più di metà di questi sono gestiti da cooperative. E al di là del decisivo impatto economico, non bisogna dimenticare che la responsabilità della cooperazione è importante per la tenuta economico-sociale dei territori. La resilienza e la stabilità delle attività cooperative hanno una ricaduta diretta sui nostri soci ma anche su tutta la comunità”.
“La tenuta del valore nella filiera del Prosecco – aggiunge Denis Pantini, responsabile Agroalimentare & Wine Monitor di Nomisma – è fondamentale per la sostenibilità economica delle imprese e dei territori, e a sua volta la sostenibilità economica è alla base di quella ambientale e sociale. Più del 50% della produzione di Prosecco è collegata al sistema cooperativo. Oggi siamo di fronte a una sfida importante, sia per i desiderata dei consumatori e sia per le imposizioni che l’Unione Europea sta introducendo in tema di sostenibilità: in questo contesto la cooperazione ha un’arma in più perché rappresenta, con viticoltori e imprese di trasformazione, una filiera, punto di partenza per raggiungere la sostenibilità”.
Lo studio Nomisma immortala dunque l’imponenza del “sistema Prosecco” in Veneto e il peso che in esso riveste il mondo cooperativo, non tralascia però uno sguardo alle nuove sfide e tra tutte emerge quella della sostenibilità, che per il consumatore significa in primis contrazione nell’uso di pesticidi e fertilizzanti e rispetto dell’ecosistema e della biodiversità. E in parte queste azioni sono già in atto, come la contrazione dell’uso di input chimici, la riduzione degli scarti e valorizzazione dei sottoprodotti e l’Incremento delle produzioni biologiche; nei prossimi 2/3 anni, invece, si punterà soprattutto a ridurre l’impatto ambientale nella trasformazione, ad aumentare il packaging riciclabile/sostenibile e potenziare la produzione di energie rinnovabili.
Oltre allo sguardo allo scenario economico, indispensabile per far comprendere il peso delle cooperative nell’economia locale e regionale, anche per l’edizione 2022 gli organizzatori, grazie alla preziosa collaborazione dei partner locali – Comune di Cortina d’Ampezzo, CortinaBanca, La Cooperativa di Cortina – hanno dato vita ad un programma coinvolgente e ricco di degustazioni, show cooking, laboratori creativi, workshop e incontri, pensato per far sperimentare il valore delle imprese cooperative e far conoscere il loro impegno nell’attivazione di percorsi virtuosi di sostenibilità economica, sociale e ambientale.
Non sono mancati lo show cooking realizzato con formmaggi e vini cooperativi degli chef dell’Associazione Cuochi Bellunese, il Polenta party della Cooperativa La Fiorita, il Tiramisù lab con le Lady chef del Veneto, la preparazione del burro, della ricotta e della mozzarella con il casaro e i Dialoghi di agri – cultura con Marco Valletta, chef, scrittore e volto televisivo attraverso i quali sono state raccontate le imprese cooperative, le loro storie, il loro valore e le strategie con cui sanno fronteggiare le sfide del mercato e del territorio. Senza dimenticare i laboratori di sostenibilità pensati e realizzati dagli ospiti del centro diurno Il Grappolo, delle coop Madonna dei Miracoli.
A conclusione dell’intensa giornata, alle 18.00, Dario Vergassola ha preso possesso del palcoscenico della Conchiglia di piazza Dibona travolgendo il pubblico con le sue “Storie sconcertanti”, racconti che scaturiscono da improbabili interviste a scrittori, scienziati, politici, manager e austeri professori, ma anche ad altri esseri viventi. Un percorso narrativo che ha permesso di trovare nella natura esempi di grande virtù, su cui si può comunque ridere ma anche imparare a salvare il mondo da una catastrofe ecologica. Lo spettacolo è stato anche il momento conclusivo della rassegna Robe da Mati, ideata e realizzata dalla cooperativa trevigiana Sol.co.
Shop solidale. I prodotti delle cooperative bellunesi e trevigiane presenti a Scoop! sono doppiamente buoni: non solo hanno potuto essere scoperti e assaporati durante tutta la giornata, ma anche acquistati nello Shop solidale e portati a casa, il ricavato sarà devoluto all’associazione bellunese Insieme si può a sostegno del progetto “Povertà a casa nostra”.
Il mondo cooperativo bellunese e trevigiano. La manifestazione porta in piazza lo straordinario valore che il mondo cooperativo sa esprimere: quasi 80.000 soci, 11.000 addetti e un fatturato che supera il 1.300.000.000 di euro, di cui oltre un miliardo derivante dal solo settore agroalimentare. I prodotti delle cooperative bellunesi e trevigiane sono presenti sui più importanti mercati mondiali e partecipano con quote significative all’export del Veneto: si pensi ad esempio oltre il 75% della produzione di Prosecco è destinata ai mercati esteri, primi fra tutti Stati Uniti e Gran Bretagna.