NUMEROSI INTERVENTI IN MONTAGNA

NUMEROSI INTERVENTI IN MONTAGNA

Poco prima delle 16, di ieri, la Centrale del 118 è stata contattata per un escursionista scivolato 200 metri sopra il Rifugio Bai de Dones. Il 65enne di Merano (BZ), che si trovava con un’altra persona, aveva riportato una sospetta distorsione al ginocchio e non era più in grado di proseguire, è stato raggiunto con il fuoristrada da una squadra del Soccorso alpino di Cortina. Accompagnato fino al parcheggio, l’uomo si è allontanato con i propri mezzi.

Verso le 17 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione dello Spiz di Mezzodì, per 4 escursionisti e il loro cane incappati in un tratto franoso che impediva loro di proseguire in un punto particolarmente ripido. I 4, due ragazzi trentenni di Pordenone e due coetanee di Noventa Padovana e Padova, erano partiti dal Rifugio Angelini, procedendo lungo il sentiero numero 533, ma, dopo avere valicato Forcella La Porta, in discesa erano rimasti incrodati, una ragazza colpita anche da un sasso. Non riuscendo a geolocalizzarli con precisione, dalla descrizione del luogo e da coordinate approssimative, dopo una ricognizione l’equipaggio è riuscito a individuarli a circa 2.100 metri di quota. Calato con un verricello di 25 metri, il tecnico di elisoccorso li ha recuperati uno alla volta. Arrivato il turno del cane, il cucciolo è stato caricato dal soccorritore nello zaino e fatto salire assieme alla padrona. I 4 sono stati trasportati in piazzola in Val di Zoldo.

Negli stessi momenti il Suem riceveva l’allerta da GeoResQ per due persone in difficoltà sulla Ferrata degli Alleghesi e la chiamata dai due escursionisti stessi che avevano lanciato l’allarme. Dalla descrizione fatta al telefono, la coppia, una 41enne di Merano (BZ) e un 35 di San Martino Buon Albergo (VR), in forte agitazione diceva di trovarsi tra la cima del Civetta e il Rifugio Torrani, mentre le coordinate la davano sotto Punta Tissi e la nebbia non permetteva la ricognizione dell’elicottero di Dolomiti Emergency portatosi in quota. Dopo aver chiesto di andare a controllare il percorso della via normale al gestore del Torrani, l’elicottero è riuscito a sbarcaro sotto il Rifugio il tecnico di elisoccorso. Veniva inoltre fatta preparare una squadra del Soccorso alpino della Val di Zoldo in caso non si fosse riusciti a portare a termine l’intervento. Giunto nel tratto di ferrata senza cavo sotto Punta Tissi, proseguendo dopo essere arrivato alla cima e non averli trovati, il gestore del Torrani ha finalmente individuato i due. Non appena si è aperto un varco, l’eliambulanza ha preso a bordo in hovering il tecnico di elisoccorso, ha raggiunto la coppia e l’ha imbarcata sempre in hovering, per poi lasciarla a valle.

Sempre in Civetta ieri sera il Soccorso alpino della Val di Zoldo era stato attivato verso le 21.15, per una coppia di escursionisti di Ravenna, lui 51 anni, lei 50, che,  attardatisi lungo il Sentiero Tivan, con il buio non avevano più distinto i segni sul percorso e ne erano usciti. Prossimo un temporale, una squadra si è portata in località Crep, da dove cercare di individuare i due e dare loro indicazioni, per poi iniziare la salita e assicurarsi che raggiungessero il Rifugio Coldai. Una volta verificato che la coppia, ripreso il sentiero, era arrivata nei pressi dell’edificio, la squadra è rientrata. 

Verso le 11.20 il 118 è stato allertato a seguito dell’infortunio di una escursionista, che stava percorrendo il sentiero numero 534 che da Casera di Mezzodì porta a Forno di Zoldo. T.M., 40 anni, di Dueville (VI), che aveva riportato un sospetto trauma alla caviglia, è stata raggiunta dal personale medico e dal tecnico di elisoccorso dell’elicottero di Dolomiti Emergency, atterrato in una radura a una cinquantina di metri di distanza. Prestate le prime cure, la donna è stata accompagnata fino all’eliambulanza, imbarcata e trasportata a Fiames, dove attendeva l’ambulanza diretta all’ospedale di Cortina.

Attorno alle 13 il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per una turista 59enne di Imola (BO), bloccata da una crisi di panico lungo il Sentiero dei camosci, che stava percorrendo con il marito. Raggiunta da una squadra scesa dall’alto, la donna, che si trovava quasi in cima al Canalone, è stata accompagnata nella parte finale della salita fino al Rifugio Duca d’Aosta, dove arriva la seggiovia.

Attorno alle 13 il Soccorso alpino di Belluno è stato attivato, per un escursionista infortunatosi mentre camminava nella zona del Brent de l’Art. Il 71enne milanese, che stava camminando assieme ad altre persone lungo il torrente, era infatti caduto da un’altezza di due metri, finendo nell’alveo e riportando una ferita alla testa. Raggiunto da 8 soccorritori che lo hanno subito medicato, immobilizzandolo con i dovuti presidi sanitari, l’uomo è stato caricato in barella e trasportato sul sentiero e da lì al rendez vous con l’ambulanza, partita in direzione dell’ospedale di Feltre.

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