NUMEROSI INTERVENTI IN MONTAGNA
Domenica sono stati numerosi gli interventi in montagna.
Attorno alle 16.30 l’elicottero dell’Air Service Center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, ha imbarcato due tecnici del Soccorso alpino di Auronzo e si è diretto sulle Marmarole dove, al momento di scendere dal Bivacco Fanton lungo il sentiero, due escursionisti si erano bloccati stanchi e incapaci di proseguire. Sbarcati nelle vicinanze, i soccorritori hanno aiutato i due ragazzi, un ventenne di Mestrino (PD) e un 19enne di Rubano (PD), a salire a bordo e con loro sono stati lasciati a valle. Una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina è invece salita all’uscita delle Gallerie del Lagazuoi per un’escursionista 58enne di Noale (VE) che si era fatta male a un polso.
Ieri mattina attorno alle 11 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto lungo il percorso della Transpelmo in aiuto di un’atleta, 25enne inglese, che era scivolata sul Col de le Crepe sopra Palafavera procurandosi un sospetto trauma al ginocchio. Recuperata a 1.900 metri di quota con il verricello, l’infortunata è stata trasportata all’ospedale di Belluno.
Verso le 13 l’eliambulanza è stata inviata in Marmolada, lungo la Ferrata Eterna, dove un’escursionista che si trovava con il marito era stata colta da malore, disidratata, affaticata e con crisi di panico. Issata a bordo assieme al compagno dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 20 metri, l’uomo è stato lasciato al Passo Fedaia, mentre lei, 48 anni, di Bellinzago Novarese (NO), è stata accompagnata al San Martino per le verifiche del caso.
Alle 15 circa l’elicottero ha poi effettuato il recupero di una donna colta da lieve malore a 3.100 metri di quota sotto il Piz Boè, mentre percorreva il sentiero attrezzato. L’escursionista, una 49enne tedesca, è stata portata ad Agordo.
Attorno alle 13.20 il Soccorso alpino di San Vito di Cadore è salito in fuoristrada al Rifugio Venezia, dove si trovava una ciclista bellunese di 57 anni, che si era fatta male dopo una caduta dalla mountain bike a pedalata assistita. La donna stava infatti risalendo assieme al marito la strada bianca che parte da Borca, quando a 3 chilometri di distanza dal Rifugio era finita a terra sbattendo gomito e testa. Dopo aver proseguito ed essere arrivata al Rifugio, la ciclista non era però più in grado di scendere da sola. Caricata a bordo dai soccorritori, la donna è stata accompagnata fino a Zoppè di Cadore dove la attendeva il figlio.
Attorno alle 14 una squadra del Soccorso alpino di Livinallongo ha raggiunto in fuoristrada un ciclista, che era volato dalla propria mountain bike sulle piste sotto Porta Vescovo sbattendo la gamba su un sasso. Il 26enne di Bolzano, che aveva riportato un profondo taglio sotto il ginocchio ed era assistito dai presenti, è stato poi affidato all’equipe medica dell’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, atterrato a una cinquantina di metri di distanza. Caricato a bordo, l’infortunato è stato trasportato all’ospedale di Bressanone.
Verso le 12.30 il Soccorso alpino della Val Comelico è stato allertato per un cercatore di funghi, che si era fatto male dopo essere scivolato nel bosco sotto Malga Coltrondo. A dare l’allarme uno degli amici che era con lui. Una squadra, assieme a due soccorritori della Guardia di finanza di Auronzo, ha raggiunto in una decina di minuti a piedi il 29enne di Padova, dopo aver ricevuto dalla Centrale le coordinate Gps del punto in cui si trovava. Immobilizzato il piede per una sospetta frattura della caviglia, il ragazzo è stato imbarellato e trasportato al rendez vous con l’ambulanza, partita in direzione dell’ospedale di Pieve di Cadore.