INTERVENTI SUL SORAPIS, IN TOFANA E AD AURONZO
Attorno alle 11.15 la Centrale del Suem è stata allertata per due escursioniste in difficoltà sul Sorapis. Madre e figlia inglesi, di 54 e 25 anni, erano partite dal Rifugio Vandelli dirette al Rifugio San Marco, tratto dell’Alta Via numero 4, dovevano superare la Ferrata Berti. Lungo il sentiero di avvicinamento però, ancora prima dell’attacco, una è stata colta da crisi di panico. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, individuato il punto in cui si trovavano le due turiste, ha sbarcato il tecnico di elisoccorso con un verricello di 20 metri. Il soccorritore le ha quindi aiutate a spostarsi in un punto più agevole per l’imbarco. Issate a bordo, le escursioniste sono state trasportate a Pieve di Cadore.
L’eliambulanza è poi volata sotto la Tofana di Rozes dove un escursionista tedesco di 54 anni si era sentito poco bene, mentre in compagnia percorreva il sentiero numero 404. Calati con il verricello medico e tecnico di elisoccorso, sono state valutate le condizioni dell’uomo, recuperato e accompagnato per accertamenti all’ospedale di Agordo.
Una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Auronzo è stata inviata nella Valle di San Vito dove, dopo essere partita dal Rifugio San Marco per raggiungere la foresta di Somadida ad Auronzo, una 59enne romana aveva infatti perso l’orientamento, finendo più in basso rispetto all’itinerario corretto. I soccorritori stanno ancora rientrando, dopo aver recuperato l’escursionista, che si era incrodata in un canale senza sbocco tra il sentiero 226 e il 243, il sentiero Minazio.