VIOLENZA SULLE DONNE. ZAIA, “CULTURA DEL RISPETTO MA ANCHE AIUTO CONCRETO”

VIOLENZA SULLE DONNE. ZAIA, “CULTURA DEL RISPETTO MA ANCHE AIUTO CONCRETO”

Nel ricordo di Giulia Cecchettin e della sua straziante fine, la comunità veneta vive con uno stato d’animo del tutto particolare la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne di domani. Lo faremo con tanti segni tangibili che puntano a sensibilizzare i cuori e le menti di tutti, a cominciare dagli uomini. Palazzo Balbi illuminato di rosso è uno di questi, la sedia rossa che campeggia nell’atrio con la scritta ‘posto occupato’ vuol fungere da monito a tutti coloro che entrano ed escono in Regione. Domani, prima di tutto, deve essere il giorno che sveglia le coscienze, e che porta ognuno di noi a fare di più, a creare cultura del rispetto per tutte le donne, a spegnere ogni aggressività. Si cominci dalla famiglia, si prosegua nelle scuole, si lavori a fondo sulla prevenzione, si rafforzino gli strumenti di legge sia in chiave deterrente che punitiva laddove appaia necessario. Ma anche, se non soprattutto, ognuno di noi, ogni Istituzione che ne ha il potere, faccia qualcosa di concreto per aiutare e sostenere le donne che si trovano già in difficoltà”.

Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, introduce la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne che in Veneto, dove si sta ancora vivendo la tragedia di Giulia Cecchettin, quest’anno è particolarmente sentita.

La brutalità, come nel caso di Giulia, lascia sempre sgomenti, ma lo sgomento, dopo le parole, deve trovare risposta nei fatti – raccomanda l’Assessore alla Sanità e Sociale Manuela Lanzarin. La risposta viene proprio dal “lavoro di rete” indispensabile per intercettare le situazioni di violenza, per l’accoglienza e la presa in carico delle donne. In particolare va segnalato il grande lavoro dei Centri antiviolenza dove ogni donna in difficoltà potrà trovare personale femminile preparato ad ascoltare, supportare e poi dare seguito alle necessità anche attivando, nei casi più gravi, la protezione della donna e dei figli nelle residenze di accoglienza. È un grande lavoro di squadra dalle donne per le donne, per questo lavoro non posso che ringraziare gli Enti che partecipano alla rete antiviolenza, persone che quotidianamente si spendono con grande professionalità e dedizione per assicurare la sicurezza e la serenità delle donne nei momenti più difficili della loro esistenza”.

Occorre difendere le donne – prosegue la Lanzarin – e formare, anche se pare impossibile nel terzo millennio, una reale cultura del rispetto della donna, partendo dai ragazzi e, nel frattempo, garantire un porto sicuro alle ragazze, alle donne e alle madri vittime di violenza che, purtroppo, accade in gran parte tra le mura famigliari o all’interno di rapporti di coppia. Con le nostre decisioni intendiamo attuare azioni che possano incidere profondamente sul presente e sul futuro di tante ragazze, donne, madri, mogli, che si trovano a vivere un’esperienza devastante”.

Il Piano del Veneto, con un fondo di 3,9 milioni di euro, è estremamente articolato e contiene numerose linee d’intervento, fermo restando che la realtà ci sta dimostrando come si debba tentar di fare ancora di più, sempre di più, anche sul piano culturale come elemento di prevenzione.

Il Piano prevede iniziative per superare le difficoltà e sostenere la ripartenza sociale ed economica delle donne nel loro percorso di fuoriuscita dal circuito di violenza; rafforzamento dei servizi pubblici e privati attraverso interventi di prevenzione, assistenza, sostegno e accompagnamento delle donne vittime di violenza; interventi per il sostegno abitativo, il reinserimento lavorativo e l’accompagnamento nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza; azioni per migliorare la capacità di presa in carico delle donne migranti anche di seconda generazione vittime di violenza; progetti rivolti anche a donne minorenni vittime di violenza e a minori vittime di violenza assistita; azioni di formazione, comunicazione e informazione; programmi rivolti agli uomini maltrattanti, anche a seguito dell’emanazione di linee guida nazionali. A tutto questo si aggiunge una rete antiviolenza composta da più di 90 strutture per aiutare le donne che vanno dagli sportelli antiviolenza fino alla disponibilità di residenze a indirizzo protetto”.

Attualmente in Veneto sono operanti 26 centri antiviolenza (CAV) e 38 sportelli dedicati; complessivamente 64 punti di ingresso a cui le donne possono rivolgersi. La rete comprende, poi, 28 case rifugio per un totale di 76 camere. Queste ultime sono residenze a cui la donna può ricorrere, anche in compagnia di figli minori, e interrompere il rapporto violento conducendo una vita in sicurezza.

Tra le case rifugio, 16 sono di tipo A ossia ad indirizzo segreto. Tutta la rete è in linea con un’offerta vasta che per essere sempre più performante conta su un valido coordinamento. Anche per questo assume notevole rilevanza il Tavolo di Coordinamento Regionale per la Prevenzione e il Contrasto alla Violenza Contro le Donne, insediatosi per riunire rappresentanti di tutti gli enti istituzionali, come quelli locali, le Prefetture, le Forze dell’Ordine, l’Ufficio Scolastico, l’ANCI, l’Università, le istituzioni sanitarie e sociosanitarie e anche la Corte d’Appello”.

La rete delle strutture è territorialmente distribuita nei territori provinciali:

Case Rifugio: Belluno 2; Padova 8; Rovigo 1; Treviso 3; Venezia 3; Vicenza 8; Verona 3.

CAV: Belluno 1 (Ponte nelle Alpi); Padova 5 (Cittadella, Rubano, Piove di Sacco, Padova, Este); Rovigo 1 (Rovigo); Treviso 5 (Castelfranco, Montebelluna, Treviso, Vittorio Veneto, Quinto di Treviso); Venezia 6 (San Donà di Piave, Venezia, Venezia, Noale, Portogruaro, Chioggia); Vicenza 5 (Vicenza, Cogollo del Cengio, Asiago, Schio, Bassano del Grappa); Verona 3 (Verona, Verona, Legnago).

Sportelli: Belluno 3 (Belluno, Feltre, Sedico); Padova 7 (Camposampiero, Vigodarzere, Abano Terme, Cadoneghe, Conselve, Montagnana, Solesino); Rovigo 2 (Adria, Lendinara); Treviso 4 (Asolo, Pieve di Soligo, Valdobbiadene, Vedelago); Venezia 8 (Jesolo, Musile, Venezia Cannareggio, Lido di Venezia, Mira, Venezia, Mirano, Cavarzere); Vicenza 8 (Arzignano, Bassano del Grappa, Belvedere di Tezze, Cassola, Lusiana Conco, Marostica, Pozzoleone, Valbrenta); Verona 6 (Bussolengo, Caprino Veronese, Negrar, Pescantina, San Giovanni Lupatoto, Sona).

logo

Related posts

Cortina. Minorenne inglese perde la vita sulle piste del Lagazuoi.

Cortina. Minorenne inglese perde la vita sulle piste del Lagazuoi.

Un ragazzo inglese (minorenne) stamattina ha perso la vita sulle piste del Lagazuoi. Il giovane stava scendendo lungo una pista, quando ha perso il controllo andando a schiantarsi contro un albero che delimitava il tracciato. Erano da poco passate le 9.30 quando è stata allertata la centrale...

PONTE NELLE ALPI, INCENDIO AUTO ALIMENTATA A GPL

PONTE NELLE ALPI, INCENDIO AUTO ALIMENTATA A GPL

Alle 19.15, di giovedì 20 febbraio, i Vigili del fuoco sono intervenuti lungo la SS51 in via Roma a Ponte nelle Alpi per l’incendio di un’auto alimentata a Gpl. Nessuna persona è rimasta coinvolta. I Vigili del fuoco arrivati da Belluno, hanno spento la Ford Fiesta completamente avvolta...

Sabotaggio alla pista da bob di Cortina d’Ampezzo. Saldini: “Atto irrispettoso”

Sabotaggio alla pista da bob di Cortina d'Ampezzo. Saldini: "Atto irrispettoso"

Sabotaggio nel corso della notte alla pista di bob, skeleton e slittino di Cortina d’Ampezzo. Un tubo di refrigerazione e’ stato staccato e ritrovato in mezzo alla strada, bloccando la circolazione stardale e creando notevoli disagi ai lavori del cantiere dei Giochi olimpici e paralimpici...

“IT’s Your Vibe”: Milano Cortina 2026 svela il motto ufficiale dei Giochi

“IT’s Your Vibe”: Milano Cortina 2026 svela il motto ufficiale dei Giochi

"IT’s Your Vibe" sarà il cuore pulsante dei prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali, rappresentando un innovativo sistema di comunicazione destinato a diventare centrale per Milano Cortina 2026. I Giochi 2026 saranno, infatti, una grande esperienza condivisa che celebra l’energia, la...

SOCCORSO SCIALPINISTA SULL’ANTELAO

SOCCORSO SCIALPINISTA SULL'ANTELAO

Passato da poco mezzogiorno, il compagno di uno scialpinista ha contattato il Suem 118, poiché l'amico con cui stava scendendo poco sotto la cima del Monte Antelao, in territorio di Calalzo di Cadore,  in quel momento senza sci ai piedi, era scivolato sparendo dalla sua vista. Fortunatamente...

CONVOCATO IL CONSIGLIO COMUNALE A CORTINA D’AMPEZZO

CONVOCATO IL CONSIGLIO COMUNALE A CORTINA D’AMPEZZO

Il sindaco di Cortina d’Ampezzo, Gianluca Lorenzi, ha convocato il Consiglio comunale per venerdì 28 febbraio alle 9.30 con 8 punti all’ordine del giorno. La seduta sarà trasmessa in diretta su Radio Cortina. Di seguito l’ordine del giorno.

TORNA “CORTINA IN WELLNESS” IL 22 E 23 FEBBRAIO

TORNA “CORTINA IN WELLNESS” IL 22 E 23 FEBBRAIO

Al via l’edizione invernale di Cortina in Wellness, un weekend dedicato al benessere per la popolazione ampezzana e gli amanti della regina delle Dolomiti, che si terrà il 22 e 23 febbraio a Cortina. Promosso dalla Wellness Foundation - organizzazione non profit creata da Nerio Alessandri...

A Cortina d’Ampezzo, controlli dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro.  Elevate sanzioni per 100mila euro a carico di 12 imprese edili irregolari.

A Cortina d'Ampezzo, controlli dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro. Elevate sanzioni per 100mila euro a carico di 12 imprese edili irregolari.

Il Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri Tutela Lavoro di Venezia,  coadiuvato dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Belluno e dai militari della Compagnia Carabinieri di Cortina d’Ampezzo, nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello...

NUOVA SFIDA PER MORENO PESCE: SABATO 22 FEBBRAIO SULL’OLIMPIA DELLE TOFANE. ASCOLTA L’INTERVISTA.

NUOVA SFIDA PER MORENO PESCE: SABATO 22 FEBBRAIO SULL'OLIMPIA DELLE TOFANE. ASCOLTA L'INTERVISTA.

Una nuova sfida attende Moreno Pesce sulle Dolomiti d’Ampezzo che tanto ama. Un’altra salita per dimostrare che nessuna vetta è davvero irraggiungibile, nemmeno per chi ha subito un’amputazione importante come la sua. È con questa convinzione che Moreno Pesce, atleta paralimpico e...