Truffe agli anziani a Belluno: arrestati 2 autori dalla Polizia di Stato
Lo scorso 26 marzo le Squadre Mobili della Polizia di Stato di Belluno e di Brescia hanno arrestato in provincia di Bergamo due soggetti responsabili del delitto di truffa pluriaggravata.
Nelle scorse settimane – spiega a questo proposito una nota della Questura di Belluno – in seguito ad alcune truffe agli anziani consumate a Belluno, il personale della locale Squadra Mobile si era messo sulle tracce di un’autovettura sospetta che, la mattina del 26, si è recata in provincia di Brescia dove è stato attivato un servizio di pedinamento nei confronti dei presunti truffatori. Dopo aver girovagato per la città e aver effettuato diverse soste, verso le 15.30 i soggetti sono andati a Villongo, in provincia di Bergamo, dove si sono resi protagonisti di una truffa aggravata ai danni di una signora ultraottantenne (i malviventi si sono fatti consegnare numerosi monili in oro, per un valore di circa 60.000 euro, dopo aver raggirato l’anziana facendole credere di essere carabinieri delegati alla riscossione di detti valori che avrebbero permesso la liberazione della figlia, colpevole di aver investito una persona).
I due malviventi, due pregiudicati di 22 e 45 anni, sono stati fermati e arrestati in flagranza poco dopo il colpo per il reato di truffa in concorso, pluriaggravata dalla minorata difesa della vittima e dall’ingente danno economico. I due sono poi stati poi portati nella locale casa circondariale a disposizione della Procura della Repubblica di Bergamo e ieri, venerdì 29, il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare della custodia in carcere.
Le truffe si svolgono secondo un modus operandi ben preciso.
Di solito – ha spiegato la Questura – viene effettuata una telefonata all’utenza fissa a casa dell’anziano/a da parte di un truffatore che, dichiarando di essere un poliziotto o un carabiniere, avvisa la vittima che un suo parente stretto ha appena causato un grosso danno a cose e persone in un incidente stradale e per questo rischia di andare in carcere. A titolo di falsa cauzione per la liberazione del parente, viene chiesto all’anziano/a di consegnare denaro o monili a un altro pubblico ufficiale che di lì a poco citofonerà alla porta. Effettivamente poco dopo si presenta alla porta una persona che, con grande fretta, si fa consegnare contante e monili facendo subito dopo perdere le proprie tracce.