Al via la 4^ edizione del Lagazuoi Photo Award New Talents
Lagazuoi Photo Award New Talents riprende quota, con un nuovo team di studenti e professionisti, per l’edizione 2024. Il progetto curato da Lagazuoi EXPO Dolomiti, lo spazio museale situato all’arrivo della funivia Lagazuoi, tra Cortina d’Ampezzo e l’Alta Badia, prende il via con una residenza d’artista che rappresenta un vero e proprio progetto formativo di alto profilo.
Nel mese di luglio i partecipanti selezionati nell’ambito dell’Accademia Carrara di Bergamo, dell’Istituto Italiano di Fotografia di Milano e delle Officine Fotografiche di Roma sono chiamati a vivere cinque giorni a 2.700 metri di quota per perfezionare le proprie tecniche, confrontandosi con tre esperti, con l’obiettivo di dar vita a progetti fotografici originali e di grande impatto.
La scelta dei tre tutor professionisti, coordinata da Doc Creativity, il network di professionisti della creatività, parte di Rete Doc, la più grande impresa cooperativa in Italia nel settore dell’industria culturale creativa, è ricaduta su Alessio Romeo, fotografo, speleologo ed esploratore, che da anni si occupa di documentare fotograficamente importanti spedizioni geografiche e speleologiche internazionali. Su Damiano Andreotti, fotografo professionista specializzato nel ritratto, che stimolerà gli studenti nella narrazione della componente umana nel contesto dell’alta quota. E su Paolo Mazzo, fotografo di architettura e paesaggio, autore di importanti progetti fotografici a sfondo sociale.
Anche per il 2024, il Premio rinnova la sua missione: stimolare i giovani fotografi ad esplorare il tema della montagna come metafora di sfida, superamento e ricerca di nuovi orizzonti. Attraverso il loro sguardo creativo, i partecipanti sono infatti chiamati a raccontare la forza e la fragilità dell’ambiente alpino, il rapporto tra uomo e natura e le emozioni che solo l’alta quota può suscitare.
Vivere in quota, rallentando i ritmi e adattandosi spesso a repentini cambi climatici tipici dell’alta montagna anche in estate, porta ad una scoperta sicuramente più inedita e affascinante del patrimonio naturalistico – e storico – del Lagazuoi nel contesto delle Dolomiti Patrimonio Unesco, dove trova spazio anche il Museo all’aperto della Grande Guerra.
L’edizione 2024 di Lagazuoi Photo Award – New Talents si avvale inoltre della partnership tecnica di NiSi Italia, leader nella progettazione e realizzazione di filtri fotografici in vetro ottico e portafiltri.
Il progetto migliore sarà premiato durante una cerimonia ufficiale in programma sabato 7 settembre, ma tutti gli studenti partecipanti avranno comunque la possibilità di vedere i propri lavori esposti in mostra.
Lagazuoi EXPO Dolomiti è il motore propulsivo non solo del Lagazuoi Photo Award, ma anche del Lagazuoi Winning Ideas Mountain Award, il Premio dedicato alle idee innovative frutto della creatività di aziende, startup ed associazioni legate al comparto montano. Due progetti curatoriali di grande valore su cui da anni il LED garantisce qualità dei contenuti e rilevanza culturale, con l’obiettivo di valorizzare i giovani e promuovere la montagna di domani.
Questo il presupposto che ha dato vita alla partnership con BPER Banca Private Cesare Ponti, per un ulteriore crescita dei progetti.
“Ad unire il Lagazuoi EXPO Dolomiti e BPER Banca Private Cesare Ponti è una comune base valoriale” sintetizza Stefano Illing, ideatore del laboratorio e spazio espositivo Lagazuoi Expo Dolomiti. “Crediamo che il patrimonio culturale sia una componente fondamentale dell’identità dei luoghi, oltre che un indispensabile elemento di attrattività e interesse turistico. Ecco perché insieme puntiamo a rendere accessibili al pubblico le opere e gli spazi solitamente meno raccontati, sollecitando – nel contempo – una riflessione sul rapporto tra uomo e natura. Lagazuoi Photo Award New Talents – aggiunge – nasce proprio per sollecitare un diverso approccio alle montagne, che passa attraverso il rinnovamento del linguaggio visivo. I tre giovani partecipanti si confronteranno con un territorio a loro sconosciuto, e tradurranno la complessità della loro esperienza in immagini”.