Casa di riposo Angelo Majoni di Cortina, firmato l’accordo integrativo

Casa di riposo Angelo Majoni di Cortina, firmato l’accordo integrativo

Bonus per affitti e utenze, buoni acquisto, borse di studio e premio di risultato. Sono alcuni degli elementi che caratterizzano il contratto integrativo firmato nei giorni scorsi dalle federazioni sindacali di categoria e Luciano Pompanin Dimai e Cristian Viola, rispettivamente amministratore unico e direttore della Azienda Speciale Servizi alla Persona “Cortina”, ente strumentale del Comune di Cortina d’Ampezzo che gestisce il Centro Servizi “dott. Angelo Majoni” di Cortina, oltre al servizio diurno e domiciliare e ai servizi sociali professionali.
Un accordo valido per gli anni 2024 e 2025 e che, secondo la Cisl Fp Belluno Treviso, rappresentata da Ettore Zingales e Fabio Zuglian presenti all’incontro con i vertici della struttura, è “uno dei più importanti nella nostra provincia, sia per le risorse economiche impegnate, pari a ben 300 mila euro, sia perché conferma istituti già definiti da precedenti intese e introduce alcune interessanti e positive novità per i lavoratori e le lavoratrici”.
Nella casa di riposo ci sono 60 posti letto e complessivamente lavorano in azienda circa 60 dipendenti. L’importo massimo complessivo che il nuovo contratto integrativo mette a disposizione in welfare e produttività per lavoratori è pari a circa 150.000 euro oneri aziendali inclusi, fermo restando il rispetto del pareggio di bilancio.
È stato raddoppiato, portandolo a un totale di 30 mila euro, il valore massimo disponibile per il welfare che consentirà l’attribuzione di buoni acquisto per un importo massimo individuale di 500 euro parametrato in relazione alle ore di presenza. Novità assoluta è l’introduzione del bonus affitti/utenze del valore di 50 euro per 12 mensilità a tutti i dipendenti che non fruiscono dell’alloggio aziendale, per un valore complessivo di 36 mila euro. Si tratta di una misura innovativa per affrontare il problema della grave carenza di abitazioni destinate ai lavoratori in provincia di Belluno.
L’accordo conferma inoltre il premio di produttività già previsto dal precedente contratto integrativo. Attraverso la previsione di indicatori collegati alla soddisfazione dei familiari e degli utenti e al mantenimento delle certificazioni di qualità, sarà nuovamente possibile applicare la tassazione agevolata dei premi della performance sia per il 2024 che per il 2025. Il premio individuale verrà calcolato, sulla base della presenza, del livello di inquadramento, e della valutazione della performance organizzativa (60%) e individuale (40%). Per il premio di produttività verranno destinate le risorse non distribuite in welfare.

 

Confermato anche l’impegno di 6 mila euro per finanziare borse di studio che consentiranno ai lavoratori di frequentare percorsi formativi attinenti all’attività svolta dall’azienda. Assicurato anche il riconoscimento di buoni pasto del valore di 7 euro ogni 8 ore di lavoro per un costo complessivo annuo di 70 mila euro e il sistema degli incarichi, che prevede l’attribuzione di indennità per specifiche responsabilità per un importo complessivo annuo di circa 50 mila euro. Le indennità saranno attribuite attraverso una procedura interna, definita dall’accordo, che stabilirà i requisiti culturali e dovrà garantire trasparenza e pari opportunità.
Infine continuerà ad essere riconosciuta la reperibilità con un importo orario di un euro all’ora per tutto il personale interessato con un impegno economico di 10 mila euro all’anno. Gli eventuali risparmi andranno ridistribuiti a consuntivo, aumentando il valore orario.
Tutti gli istituti economici, esclusi quelli erogati mensilmente, saranno accessibili, nel rispetto dei criteri indicati nell’accordo, ai dipendenti che risulteranno in forza al 31 dicembre dell’anno precedente e al momento dell’erogazione non dovranno essere dimissionari.

 

È un accordo soddisfacente – commentano Ettore Zingales e Fabio Zuglian della Cisl Fp Belluno Treviso – anche per la quantità di risorse finanziate è uno tra i più importanti delle province di Belluno e Treviso. Abbiamo inoltre chiesto all’amministrazione dell’Azienda Speciale Servizi alla Persona di effettuare uno studio di fattibilità per l’applicazione del contratto della Sanità ai dipendenti delle case di riposo, attualmente inquadrati con il contratto Uneba. È fondamentale ricordare che questi lavoratori e lavoratrici svolgono le stesse mansioni, con pari impegno e carichi di lavoro, dei colleghi delle strutture pubbliche, come gli ospedali, ma con minori tutele contrattuali, stipendi inferiori e un orario di lavoro di 38 ore settimanali anziché 36. Riteniamo che i tempi siano maturi per una scelta importante di valorizzazione delle persone che operano in un ambito così delicato, offrendo loro un riconoscimento delle responsabilità che ogni giorno assumono. Questa decisione, coraggiosa e innovativa, permetterebbe finalmente di adottare una politica efficace di fidelizzazione delle professionalità di lavoratori e lavoratrici, che rappresentano il patrimonio più prezioso per l’ente”.

 

“Le condizioni di miglior favore rispetto al CCNL Uneba risultano essenziali per garantire il reperimento delle figure professionali socio-sanitarie (oss, infermieri, fisioterapisti, ecc.) che nell’attuale mercato del lavoro risultano di difficile reperimento e contribuiscono ad allineare le condizioni economiche dei lavoratori assunti da Assp Cortina con quelle presenti nei contratti collettivi applicati nelle realtà sanitarie pubbliche e private con le quali si entra in competizione in fase di selezione di nuovo personale – commenta Luciano Pompanin Dimai, amministratore unico di Assp Cortina – Grazie alla Giunta comunale di Cortina d’Ampezzo, abbiamo avuto l’autorizzazione ad utilizzare queste importanti risorse, fino a 300.000 euro, da destinare a chi quotidianamente lavora per il benessere degli anziani e degli utenti dei nostri servizi e che merita uno speciale ringraziamento; l’impegno dell’Azienda è quello di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi offerti, già riconosciuta a livello territoriale, e di premiare, nell’ambito delle possibilità del nostro bilancio, tutto il personale che si impegna in tal senso”.
In foto Luciano Pompanin Dimai
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