CICLISTI DA TUTTO IL MONDO PER IL RITORNO A CORTINA DELLA HAUTE ROUTE DOLOMITI
Dopo lo stop del 2020, Haute Route Dolomiti ritorna con un nuovo format: saranno cinque le tappe che vedranno i concorrenti impegnati sulle strade di Veneto, Trentino e Lombardia, su e giù per alcuni dei passi che hanno fatto la storia del ciclismo mondiale come Giau e Falzarego, Stelvio e Gavia.
451 chilometri di sviluppo, 13.450 metri di dislivello, cinque tappe, oltre 230 ciclisti provenienti da diversi paesi europei, soprattutto Francia, Paesi Bassi e Danimarca ma anche dagli Stati Uniti. Sono questi alcuni numeri della Haute Route Dolomiti, l’evento italiano della serie Haute Route, il primo circuito al mondo di corse a tappe di prestigio per ciclisti amatoriali.
Si comincerà martedì 31 agosto con la Cortina – Cortina, 103 chilometri di sviluppo e 2900 metri di dislivello positivo che porterà i ciclisti a scalare, nell’ordine, il passo Giau, Falzarego, Cimabanche, Misurina e Tre Croci.
Mercoledì 1 settembre, la seconda tappa, la Cortina – Trento: i ciclisti scaleranno il Falzarego per poi scendere verso Caprile ed Alleghe, salire verso la Valle del Biois, Falcade e il Valles. Di qui, rapida discesa verso Predazzo, la Val di Cembra e Trento, approdo finale. Per questa seconda frazione i chilometri saranno 135 e i metri di dislivello 3 mila.
Giovedì 2 settembre toccherà alla Trento – Passo Gavia: 135 chilometri e 3500 metri di dislivello positivo, con le ascese a Tonale e, appunto, Gavia.
Venerdì 3 l’ultima tappa in linea: 83 chilometri e 3.300 metri di dislivello con partenza da Bormio, ascesa all’Umbrail pass (il versante lombardo del passo dello Stelvio, con deviazione verso la Svizzera a 3 km dalla vetta), discesa verso la Val Mustair, in territorio elvetico, rientro in Italia e ascesa allo Stelvio dal versante di Prato.
In tutte e quattro le prime giornate il via alla tappa è previsto per le 7.30 e l’arrivo dei primi concorrenti tra le 11.00 e le 11.30.
Sabato 4 settembre la tappa finale, affidata a una sfida contro le lancette del cronometro: la Bormio – Laghi di Cancano, 15 chilometri e 750 metri di dislivello.
Come ad ogni evento Haute Route, i concorrenti potranno avere un’assistenza degna di una gara professionistica: 5 meccanici, 30 massaggiatori, 30 moto di sicurezza e 8 auto che li supporteranno prima, durante e dopo la loro fatica.