Il Consiglio di amministrazione della Fondazione Dolomiti Unesco incontra il sindaco di Cortina d’Ampezzo
Oggi a Cortina d’Ampezzo il presidente della Fondazione Dolomiti Unesco Mario Tonina (vicepresidente della Provincia Autonoma di Trento) ha incontrato il neoeletto sindaco Gianluca Lorenzi. Un’occasione importante che rinnova la collaborazione fra i due enti nel solco delle relazioni intrecciate con le precedenti amministrazioni. È infatti dal 2011 che la sede della Fondazione è ospite degli spazi del Comune, al primo piano del prestigioso Palazzo del Comun Vecio, e nell’autunno prossimo – grazie all’amministrazione comunale – avverrà il trasferimento degli uffici nella casa cantoniera di recente restauro ad Acquabona, frazione alle porte di Cortina.
All’incontro, oltre al presidente Tonina e alla direttrice della Fondazione Mara Nemela, erano presenti altri due rappresentanti del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Dolomiti Unesco: il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin e il sindaco del Comune di Erto e Casso Antonio Carrara. I rappresentanti del cda hanno ribadito la volontà della Fondazione di partecipare ai tavoli di lavoro delle Olimpiadi Milano Cortina 2026, per contribuire a dar vita a un evento sostenibile e coerente con i valori e l’integrità della Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco. Un contributo che può essere positivo anche per le competenze maturate dalla Fondazione in termini di comunicazione e conservazione attiva e partecipata del Patrimonio Mondiale dolomitico.
«La sostenibilità ambientale, ma anche sociale ed economica, dei Giochi è stata posta alla base fin dall’espressione della candidatura di Milano-Cortina. E siamo convinti che possa essere non solo un valore aggiunto, ma un criterio da porre come esempio per tutte le future edizioni delle Olimpiadi» sottolinea Roberto Padrin. «In questo senso, la collaborazione con tra la Fondazione e il Comune di Cortina ha un ruolo fondamentale. Valorizzare le nostre montagne attraverso l’appuntamento olimpico è sicuramente uno degli obiettivi, e siamo convinti che saranno proprio le Dolomiti a imprimere quel valore aggiunto alle Olimpiadi che solo un territorio patrimonio dell’umanità sa dare».