AU BOUT DES DOIGTS (SULLA PUNTA DELLE DITA) SULLA PARETE DELLO SCHUSS DELLE TOFANE
CortinAteatro, la stagione estiva concertistica e teatrale ampezzana promossa e sostenuta dal Comune di Cortina d’Ampezzo e ideata e coordinata dall’associazione Musincantus, presenta uno degli appuntamenti più spettacolari dell’estate, Au bout des doigts, una produzione Aps Gelsomina. Sabato 6 agosto il palcoscenico sarà la parete dello Schuss delle Tofane dove, a partire dalle 20.45, danzatori e acrobati disegneranno una coreografia sorprendente, ideata e realizzata da Piergiorgio Milano: una commistione tra danze verticali, alpinismo, musica dal vivo di Pino Basile e Raffaele Rebaudengo e arti circensi che renderanno lo spettacolo unico, come il suo contesto.
Il luogo identificato da Piergiorgio Milano per apprezzare al meglio lo spettacolo è Pomedes, 450 metri più a valle dell’omonima seggiovia, più precisamente alla partenza della pista Schuss.
Per chi non volesse o non fosse abituato a camminare in montagna, c’è la possibilità di fermarsi ad assistere allo spettacolo al Duca d’Aosta, anche se la visione è consigliata dall’alto verso il basso e non viceversa.
“Quest’anno – spiega Edoardo Bottacin, direttore artistico di CortinAteatro – CortinAteatro ci permette di “toccare il cielo con un dito”, nel pieno rispetto del delicato e unico ambiente in cui ci troviamo: la musica, la danza acrobatica e il teatro diventano il linguaggio attraverso il quale esaltare la bellezza del paesaggio, dai rigeneranti boschi alle cime, tra le più belle del mondo. L’impianto audio luci si avvale di un sistema di luci wireless a batteria solare, riducendo il più possibile l’impatto sull’ambiente: l’acustica viene esaltata dal contesto, gli effetti luminosi si fondono con le luci del cielo”.
“Sono felice – dichiara Marta Gallo, presidente di APS Gelsomina – di continuare a promuovere il lavoro originale e coraggioso di Piergiorgio Milano e grata al Comune di Cortina d’Ampezzo, a ISTA e al CortinAteatro per il meraviglioso palcoscenico in cui ci accolgono”.
“Lavorare sulla pista dello Schuss – prosegue il regista Piergiorgio Milano – è confrontarsi con la pendenza, con la roccia e le traiettorie della discesa, ma più di ogni altra cosa con il vuoto immenso racchiuso tra le sue torri. Un vero e proprio modo per vivere l’esperienza piena della vertigine”.
Au Bout des doigts è una performance di danza pronta a sfidare la verticalità attraverso l’eleganza, la naturalezza e l’imprevedibilità dell’arrampicata sportiva. Lo spettatore è invitato ad ammirare la spettacolarità del gesto tecnico, a meravigliarsi per ciò che accade di fronte ai suoi occhi. Luci, musica e coreografie rivelano un volto nuovo e ancora mai visto delle pareti rocciose. Lo spettacolo mescola i principi forti della danza contemporanea come il rilascio, lo scivolamento e la caduta al movimento pragmatico ma allo stesso tempo istintivo dell’arrampicata sportiva. L’anima del progetto è l’unione di danza e arrampicata, da questa unione scaturisce una coreografia che non vuole imporsi con forme e geometrie preconfezionate, al contrario vuole svelare ciò che è già scritto nella roccia: scoprire i salti, gli appigli, i movimenti impressi nella storia stessa della montagna, scolpiti dal tempo e dall’acqua e dal vento.
Nello spettacolo la slackline è uno dei momenti più spettacolari, affascinante per complessità tecnica di esecuzione e montaggio. Uno dei performer eseguirà una traversata completa su un cavo posizionato a più di 50 metri di altezza, il pubblico viene letteralmente sorvolato dell’acrobata che cerca l’equilibrio e cammina sopra il vuoto, sospeso tra opposti versanti della montagna, offrendo una visione poetica dell’immensità della montagna.