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Attorno a mezzogiorno la Centrale del Suem è stata attivata dal 112, contattato da un escursionista bloccato nella zona del Rifugio Bianchet. Dalle prime informazioni, essendoci poca copertura telefonica, il 44enne di Belluno era partito da Costa dei Pinei, per salire al Boral della Forchetta, raggiungere l’omonima Forcella, da dove poi il sentiero sblocca sui tornanti che portano al Rifugio. Una squadra del Soccorso alpino di Belluno ha quindi risalito i tornanti e ha raggiunto la Forcella senza però individuarlo. Abbassandosi di quota i soccorritori hanno finalmente avuto un contatto vocale e hanno rintracciato l’uomo un centinaio di metri più in basso, a 1000 metri di quota. A un bivio, l’escursionista aveva sbagliato traccia ed era sceso fino a incrodarsi sopra un salto di roccia. Attrezzato l’ancoraggio per la calata di 20 metri, la squadra ha raggiunto l’uomo e lo ha accompagnato nella risalita, per poi raggiungere il mezzo fuoristrada e riportarlo a valle.
Verso le 14.30 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato in Civetta, all’altezza delle corde fisse del Crodolon, dove un 58enne di Sommacampagna (VR), che si trovava con la moglie e altre 3 persone, si era sentito poco bene. Recuperato dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 20 metri, l’uomo è stato trasportato all’ospedale di Agordo per gli accertamenti del caso.
Ieri sera inoltre il Pelikan di Bressanone è riuscito a recuperare in una pausa del maltempo 4 escursionisti bloccati lungo la Ferrata Tomaselli alla Punta Fanes. I 4 turisti americani, due donne di 48 e 54 anni e due uomini di di 63 e 59 anni, che avevano lanciato l’allae verso le 19.30, sono stati individuati a 2.900 metri di quota, imbarcati e trasportati a Bressanone verso le 21. Pronta a intervenire una squadra del Soccorso alpino di Cortina.