La Finanza confisca immobili per 115 mila euro a un cittadino residente a Vodo
La Guardia di Finanza di Belluno ha eseguito un provvedimento di confisca su disposizione della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Venezia. Il provvedimento riguarda due fabbricati di civile abitazione e cinque terreni, per un valore complessivo di 115.713,47 euro.
La confisca rappresenta l’epilogo di una vicenda giudiziaria che ha visto la Corte d’Appello di Venezia condannare in via definitiva un imprenditore del settore delle costruzioni immobiliari.
L’uomo, fortemente indebitato con l’Erario, è stato ritenuto colpevole di aver effettuato una serie di atti negoziali fraudolenti, tra cui la costituzione di un fondo patrimoniale per la famiglia e la successiva donazione simulata a favore del figlio, con l’obiettivo di sottrarre il proprio patrimonio immobiliare agli obblighi fiscali. Le confische, eseguite dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Belluno, sono state innescate da indagini di polizia giudiziaria che avevano portato alla formulazione di un quadro probatorio per «sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte».
Tali indagini hanno condotto alla confisca definitiva delle proprietà dell’imprenditore, T.D. un 58enne calabrese residente a Vodo di Cadore.
Gli immobili confiscati si trovano nelle province di Belluno e Cosenza, mentre i terreni sono situati nella provincia di Belluno. L’operazione – che assume un rilevante valore “sociale”, venendo restituiti alla collettività beni illecitamente accumulati dalla cosiddetta “criminalità da profitto” – si inquadra nell’azione della Guardia di Finanza, in sinergia con l’Autorità Giudiziaria, volta all’individuazione e alla conseguente aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati.