TRE INTERVENTI SULLE MONTAGNE BELLUNESI
Questa mattina verso le 9.40 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sul sentiero che passa sotto il Rifugio Tissi in direzione del Vazzoler, in Civetta, per un escursionista di 66 anni di Ferrara che si era fatto male a una caviglia. L’infortunato, che si trovava assieme al figlio, è stato raggiunto dai soccorritori sbarcati in hovering. Prestate le prime cure, l’uomo è stato issato a bordo con il verricello e trasportato all’ospedale di Agordo.
Verso le 11.30 una squadra del Soccorso alpino di Auronzo è intervenuta sopra la borgata di Tarin, dove, camminando con la moglie lungo un sentiero non distante dalla palestra di roccia, un 68enne di Rufina (FI), messo male un piede aveva riportato un probabile trauma al ginocchio. I soccorritori hanno provveduto a immobilizzare la gamba dell’uomo e a prepararlo per il recupero, ultimato da Falco sempre con il verricello. L’eliambulanza si è diretta a Pieve di Cadore.
Falco è infine atterrato in piazzola al Vandelli, su richiesta del gestore che poi ha accompagnato equipe medica e tecnico di elisoccorso vicino al lago del Sorapis, per una 51enne di Mantova con un sospetto trauma al piede. La donna è stata medicata e sorretta fino all’imbarco. Purtroppo, al momento di decollare, come già segnalato in altre missioni, sopra l’elicottero stazionava un drone e, non riuscendo a individuare tra la folla il pilota, si è dovuto attendere che si allontanasse. Ricordiamo quanto possa essere pericolosa la presenza dei droni per i mezzi in volo e che vigono normative ben precise sul loro utilizzo.