A Cortina d’Ampezzo, controlli dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro. Elevate sanzioni per 100mila euro a carico di 12 imprese edili irregolari.
Il Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri Tutela Lavoro di Venezia, coadiuvato dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Belluno e dai militari della Compagnia Carabinieri di Cortina d’Ampezzo, nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, ha effettuato diversi controlli ai cantieri edili.
Le ispezioni in materia di lavoro hanno riguardato le attività nel settore edile operanti nel centro di Cortina d’Ampezzo, rilevando il sostanziale rispetto delle norme giuslavoristiche.
Differentemente, sono state rilevate violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
In particolare, venivano rilevate criticità per il mancato rispetto della viabilità di cantiere, per le aperture in quota con esposizione alle cadute dall’alto, difformità nella documentazione di cantiere (aggiornamenti nel piano montaggio, uso e smontaggio del ponteggio e nel piano operativo per la sicurezza), nonché carenze relative a responsabilità in carico ai coordinatori per l’esecuzione dei lavori e ai responsabili dei lavori per quanto attiene ai doveri di vigilanza nei cantieri.
L’attività ispettiva ha consentito di accertare 12 imprese edili irregolari, per violazioni riscontrabili nel Testo Unico sicurezza Dlgs 81/2008, individuate a seguito di preventiva attività info-operativa svolta dall’Arma territoriale dei Carabinieri della Provincia di Belluno in sinergia con i colleghi del locale Nucleo Ispettorato del Lavoro.
Al termine dei controlli sono stati anche adottati 3 provvedimenti di sospensioni dell’attività imprenditoriale, nei confronti di altrettante ditte edili, per gravi violazioni attinenti al pericolo di cadute dall’alto e venivano complessivamente contestate violazioni e ammende per un importo pari a 100.000 euro.