Le insidie delle nuove tecnologie e l’immaginario prigioniero. Cyberbullismo, Blue Whale, Generazione H, Millenials: quali strumenti per le nuove famiglie?: sabato 12 agosto 2017, alle ore 18.00, presso il Grand Hotel Savoia a Cortina.
CLUB DI CORTINA D’AMPEZZO
Il Soroptimist International di Cortina d’Ampezzo organizza, per sabato 12 agosto 2017, alle ore 18.00, presso il Grand Hotel Savoia, una conferenza atta a sensibilizzare la popolazione su alcuni dei fenomeni più preoccupanti che si presentano ai giovani di oggi, nel mondo del web.
Titolo dell’incontro: Adolescenti <
L’occasione sarà quella di spiegare come spesso i giovani, ma anche gli adulti, finiscono nelle insidie della rete, sottovalutando troppo spesso gli strumenti che hanno davanti.
Allo stesso tempo sarà opportunità di suggerimenti su come affrontare le citate problematiche con soluzioni concrete.
Quando si parla di inganni legati alla rete si pensa subito al cyberbullismo, ma in realtà sono davvero tante le trappole che si racchiudono dentro a quelli strumenti che paiono a noi così familiari come computer, telefoni e tablet. Le nuove generazioni sembrano essere nate con lo smartphone in mano e sembrano anche essere in grado di usare quelle tecnologie meglio di chiunque altro al punto da far perdere il controllo ai genitori di quel che stanno facendo, quando il controllo lo stanno perdendo per primi loro.
Sul palco Maria Rita Parsi, Psicoterapeuta, membro Comitato ONU per i Diritti dei fanciulli e delle fanciulle, Elena Donazzan, Assessore all’Istruzione, formazione, lavoro e pari opportunità della regione Veneto, Cristiana Clementi, Formatore Emotivo Relazionale e un rappresentante della Polizia di Stato. Modera l’incontro il giornalista Pierluigi Svaluto Moreolo.
«Sono sempre più frequenti i disagi legati alla sovraesposizione delle nuove tecnologie ed è per questo che il Soroptimist International Club di Cortina d’Ampezzo ha deciso di organizzare questo incontro. Credo sia fondamentale ammettere che questo è un problema “generazione digitale” e altrettanto importante è comprendere che per tale problema vi sono delle soluzioni e dei metodi per prevenire forme ed atteggiamenti estremi. Non si comprende più la sottile linea di confine fra realtà e immaginario, vivendo così in due mondi paralleli. Per questo alla base ci deve essere una corretta educazione» fa sapere Katia Tafner, Presidente SI Club di Cortina d’Ampezzo.
«I media e, soprattutto, oggi, il web, hanno una forte influenza nel modo di pensare, di agire, di esprimersi di bambini ed adolescenti. E’ bene, pertanto, sottolineare che, senza una grande attenzione sociale, culturale, etica, ai problemi che riguardano il loro utilizzo, non si persegue il vero e prioritario interesse dei minori!»
Maria Rita Parsi, Psicoterapeuta, membro Comitato ONU per i Diritti dei fanciulli e delle fanciulle
«Credo sia molto importante trattare temi come questi anche in contesti apparentemente lontani da simili problematiche. Quello che serve capire, infatti, è che i fenomeni di cui parliamo non riguardano solo i diretti interessati, ma coinvolgono in misura e forma diverse ciascuno di noi, in base al ruolo che ricopriamo. Il concetto di ruolo, nella risoluzione dei problemi legati ai nostri ragazzi è fondamentale, sia che si parli di genitori, di nonni, di insegnanti, di educatori, di allenatori sportivi, perché ciascuna di queste figure rappresenta un’importante agenzia educativa che contribuisce alla corretta crescita del bambino e, come tale, deve essere messa in grado di agire nel modo più competente e funzionale possibile al benessere dei ragazzi. Oggi purtroppo il “buon senso” non basta più, pur rimanendo un elemento imprescindibile. Gli stimoli che giungono dalla tecnologia e dalla società in generale sono molteplici e molto eterogenei. Proprio in quest’ottica, come Formatore Emotivo Relazionale collaboro con Maria Rita Parsi nel progetto AFF un programma di Alta Formazione per le Famiglie da lei diretto, che stiamo diffondendo in tutta Italia, con programmi annuali e corsi ad hoc sulle tematiche che maggiormente coinvolgono le famiglie, per aiutarle e sostenerle in questo nuovo difficilissimo compito educativo».
Cristiana Clementi, Formatore Emotivo Relazionale
«L’educazione resta il vero paradigma per migliorare una situazione di violenza e non rispetto che colpisce soprattutto le donne. Una educazione che deve ritrovare regole e riferimenti, ma anche luoghi in cui dispiegarsi. Ecco perché, con l’aiuto di autorevoli professionisti, la Regione del Veneto intende promuovere all’interno delle scuole un percorso di approfondimento e definizione di Educazione all’affettività, dove l’altro da sè sia riconosciuto e non posseduto o usato, dove i sentimenti tornano ad essere il centro delle relazioni, dove la sfera della intimità sia rispettata e riconosciuta. Un percorso più che un progetto che coinvolgerà classi pilota delle scuole medie, con la loro comunità educante : genitori e docenti e quindi ragazzi».
Elena Donazzan, Assessore all’Istruzione, formazione, lavoro e pari opportunità della regione Veneto
Ascolta l’intervista con la Presidente del Soroptimist club di Cortina d’Ampezzo, Katia Tafner, nel link sottostante: