START: a Cortina d’Ampezzo sperimentato il soccorso alpino di domani
COMUNICATO STAMPA
Cortina D’Ampezzo. Il Soccorso Alpino high tech è qui. Grazie al progetto INTERREG Italia Austria START (Smart Test for Alpine Rescue Technology), a Cortina, nello scorso weekend,si è sperimentato l’uso di nuove tecnologie per facilitare i soccorsi in zone difficili. Nella due giorni ampezzana, organizzata dal Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi e dall’Ulss Dolomiti, inoltre, i 7 partner del progetto afferenti a 4 province alpine (Belluno, Bolzano, Tirolo, Carinzia) hanno potuto conoscersi meglio e armonizzare alcune tecniche per facilitare le operazioni congiunte.
A Pocol, il Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi CNSAS con i colleghi del Soccorso Alpino Alto Adige CNSAS, del Soccorso Alpino dell’Alpenverein Südtirol, del Bergrettung Tirol, con IDM Sudtirol – Alto Adige, con l’Universität Klagenfurt e Eurac Research hanno testato sul campo nuove tecnologie che potranno essere utilizzate per rendere più efficaci i soccorsi tempo dipendenti. In particolare, è stato provato il sistema lifeskeeker installato per l’occasione sull’elicottero dell’Aiut Alpin di Bolzano. Con questa tecnologia è stato possibile localizzare il cellulare di un’ipotetica persona scomparsa, pur in condizioni meteo avverse e in una zona con bassa copertura, scansionando in breve tempo una zona molto ampia di territorio. Sono stati sperimentati vari tipi di droni, tra cui uno che consente di trasportare un defibrillatore in punto gps preciso in modo molto rapido. Infine, sono state testate una barella elettrica e una e-bike utilizzabile su sentieri impervi utili per soccorsi in punti di difficile accesso. È stato presentato anche un tablet già in sperimentazione al SUEM di Pieve di Cadore che consente una rapida condivisione dei dati sull’intervento tra soccorso alpino e sanitari.
Il weekend si era aperto con una sessione teorica svoltasi nella sala della cultura al palazzo delle Poste a Cortina con approfondimenti in materia di droni, normativa sulla geolocalizzazione, sulla tecnologia al titanio e un aggiornamento sullo stato di avanzamento dei vari gruppi di lavoro interni al progetto su teamplay, training & command, remote support, e-mobility, hardware, testarea, comunicazione. Presenti il direttore sanitario dell’Ulss Dolomiti Giovanni Maria Pittoni, il vice sindaco di Cortina Luigi Alverà, i rappresentanti delle forze dell’ordine e Rodolfo Selenati, presidente Veneto del Soccorso Alpino CNSAS che ha portato i saluti del direttivo.
«Sono state giornate intense che hanno permesso di procedere nell’unione di più tecnici dei Soccorsi Alpini confinanti nello stesso obiettivo. Utilizzare metodi simili diventa fondamentale per poter lavorare insieme ed effettuare soccorsi più rapidi e sicuri» spiega Alex Barattin, delegato del Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi, «le innovazioni che abbiamo sperimentato e che stiamo contribuendo a perfezionare grazie al prezioso contributo di tutti potranno portare un significativo miglioramento nelle operazioni di soccorso. Ringrazio i partner del progetto per l’ottimo clima di collaborazione instaurato e le sinergie che stiamo costruendo nell’obiettivo comune di offrire un servizio sempre più all’avanguardia per la nostra gente e le nostre montagne».
Il progetto è finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e programma Interreg Italia Austria 2014-2020.