CORONAVIRUS: OLTRE 1200 CONTROLLI DELLA GUARDIA DI FINANZA
Continua l’attività dei Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Belluno volta alla prevenzione e tutela della salute pubblica, nell’alveo delle direttive emanate dalla locale Prefettura in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ed in ossequio alle Ordinanze emesse dal Questore di Belluno, finalizzate a concretizzare le misure di contenimento della diffusione del Covid-19.
Al riguardo, nel periodo dal 27 marzo scorso alla data odierna, sono state impiegate su strada 30 pattuglie nell’intero territorio provinciale, da sommare a 26 ulteriori pattuglie del Soccorso Alpino/S.A.G.F. – di Cortina d’Ampezzo e di Auronzo di Cadore presso i principali sentieri turistici di montagna delle dolomiti bellunesi. Nel medesimo periodo, sono stati effettuati oltre 400 controlli, sia nei confronti di persone fisiche che di esercizi commerciali, al fine di verificare il corretto adempimento delle disposizioni limitative contenute nei D.P.C.M. e D.L. attualmente in vigore, constatandone una generalizzata corretta attuazione da parte della popolazione controllata. Oltre alle precedenti segnalazioni inoltrate alla locale Autorità Giudiziaria, i Finanzieri del Comando Provinciale Belluno hanno elevato 5 sanzioni amministrative ex art.4, comma 1 del Decreto Legge 25 marzo 2020 n.19, nei confronti di altrettanti cittadini che, senza alcun giustificato motivo, venivano ritrovati a passeggiare o svolgere attività sportiva individuale senza nulla curarsi delle disposizioni limitative vigenti.
Pertanto, dal 11 marzo scorso, data di inizio degli specifici servizi, il totale delle pattuglie impiegate su strada è di 157, di cui 61 del Soccorso Alpino/S.A.G.F., mentre i controlli nei confronti di persone fisiche ed esercizi commerciali superano complessivamente i 1200.
Sempre dal 27 marzo, sono state, altresì, controllate 1 farmacia ed 1 parafarmacia della provincia di Belluno, per un totale complessivo, alla data odierna, di 24 esercizi commerciali (farmacie/parafarmacie). In tale ambito sono state sequestrate 5 mascherine protettive facciali in tessuto ed è stata accertata la messa in vendita di ulteriori 1.509 pezzi privi del marchio CE e prodotti in assenza del previsto accreditamento presso l’Istituto Superiore di Sanità ex art. 15 del D.L. n. 18/2020, inerente alla produzione di mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale (DPI) in deroga alle vigenti disposizioni. Il produttore ed il rivenditore sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Belluno, rispettivamente, per le violazioni ex art. 501 bis c.p. – manovre speculative su merci – e art. 515 c.p. – frode in commercio.
Con riferimento all’acquisto di mascherine protettive, dispositivi di protezione individuale (DPI) e presidi medico-chirurgici (PMI), si invitano tutti i compratori ed i rivenditori a verificare attentamente, al momento dell’acquisto, il prodotto di cui ci si sta approvvigionando, affinché nessuno approfitti della buona fede altrui in questa situazione emergenziale dovuta alla pandemia da COVID-19. Al riguardo si rammenta che è sempre a disposizione della collettività il numero di pubblica utilità “117”, per eventuali segnalazioni di episodi di interesse per la Guardia di Finanza, in ragione delle peculiari funzioni di Polizia economico – finanziaria. I successivi eventuali interventi saranno tanto più incisivi quanto più gli elementi forniti saranno circostanziati e documentati.
Nella corrente settimana, a supporto della Prefettura di Belluno, sono stati intrapresi anche specifici servizi volti a verificare il contenuto delle comunicazioni inviate al Prefetto dalle imprese che, ritenendo di rientrare nelle esimenti di cui al DPCM datato 22 marzo 2020, hanno inteso proseguire la loro attività industriale o commerciale, altrimenti sospesa fino al 13 aprile 2020, data prorogata con DPCM datato 1°aprile 2020
Le attività a tutela della collettività proseguiranno, a cura dei reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Belluno, per tutto il periodo dell’emergenza sanitaria.